PECHINO – Sfruttare gli spazi lasciati “dalle linee di trasporto marittimo internazionale di container”, dirottate altrove, per navigare nel Mar Rosso senza incorrere nei “potenziali attacchi da parte dei ribelli Houthi”. Secondo il Financial Times è questa la strategia che stanno adottando alcune compagnie cinesi, intenzionate a potenziare il servizio nell’area avvalendosi della condizione di immunità di Pechino. I leader Houthi, infatti, hanno assicurato che non attaccheranno le navi associate a Cina o Russia, entrambe alleate di Teheran, finché non avranno legami con Israele.
Mentre le navi stanno servendo porti come quello di Doraleh a Gibuti o di Hodeidah nello Yemen, interessati da “grandi cali di traffico”, la Cina si è detta “profondamente preoccupata” per l’escalation di tensioni nel Mar Rosso.
Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha infatti ribadito quanto le acque marittime del territorio siano “un importante canale commerciale internazionale per beni ed energia”. Pechino ha perciò esortato i ribelli Houthi a “fermare gli attacchi” alle navi civili e di non aggiungere “benzina alle tensioni”.