ROMA – Il Ministero della Difesa è al lavoro per una legge che riguarda l’introduzione di una riserva ausiliaria delle Forze armate. Quella sui riservisti è “una delle riforme necessarie all’Italia e un obiettivo – afferma in un’intervista al Corriere della Sera il ministro della Difesa Guido Crosetto – anche se da attivare, ovviamente, in casi gravissimi”. Il ministro è impegnato in queste ore a organizzare, con i partner Ue, la missione navale a tutela delle rotte dei mercantili e dei traffici commerciali nel Mar Rosso.
I riservisti dovranno essere circa 10mila, come già auspicato dalla Legge 119 del 2022, introdotta dal precedente governo. La riserva, una volta reclutata, formata e periodicamente addestrata, potrebbe essere composta da ex militari o personale con determinate specifiche. Impiegabile nei casi di necessità durante eventuali conflitti e crisi internazionali; non impiegabile, invece, sul fronte dei teatri operativi ma solo per il supporto logistico e per la cooperazione.
In passato il ministro Guido Crosetto aveva già annunciato alle commissioni parlamentari della Difesa l’intenzione di un intervento legislativo in questo senso.