BRUXELLES – La Nato ha ufficialmente lanciato l’esercitazione Steadfast Defender 2024, alla quale parteciperanno 90mila militari e che sarà la “più massiccia da decenni a questa parte”. Lo ha dichiarato il comandante supremo alleato per l’Europa, il generale Christopher Cavoli. “Steadfast Defender inizia la prossima settimana e durerà fino a maggio – ha spiegato -, con la partecipazione di soldati provenienti dagli alleati e dalla Svezia. L’alleanza dimostrerà la sua abilità di difendere l’area transatlantica con un trasferimento di truppe dal Nord America, in uno scenario di risposta a una minaccia militare”.
Un segnale a Putin
L’esercitazione, la più grande dai tempi della Guerra Fredda, riguarderà tutti i 31 Paesi della Nato e la Svezia e sarà basata sui nuovi piani di difesa dell’Alleanza. Parteciperanno più di 50 navi, tra cui portaerei e cacciatorpedinieri, oltre 80 jet da combattimento, elicotteri e droni e almeno 1.100 veicoli da combattimento tra cui 133 carri armati e 533 veicoli da combattimento di fanteria. Ventimila militari dovrebbero essere messi in campo dal Regno Unito.
Russia, “minaccia più grande”
La Nato non ha fatto direttamente riferimento alla Russia nell’annunciare questa esercitazione, ma il suo principale documento strategico dell’ultimo anno la identifica come la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza dei membri dell’Alleanza. Durante la seconda parte dell’esercitazione, particolare attenzione sarà rivolta allo spiegamento delle forze di reazione rapida in Polonia. Altri luoghi importanti saranno gli Stati baltici, considerati più a rischio per un potenziale attacco russo. Estonia, Lettonia e Lituania esprimono il pieno appoggio all’Ucraina fino alla vittoria e chiedono un’azione europea immediata in tal senso.
Gli aiuti all’Ucraina
Nonostante ciò, questa dimostrazione di forza non è accompagnata per il momento dalla conferma delle forniture militari a Kiev dall’Occidente. “La penuria di munizioni è un problema molto reale e urgente”, ha avvertito il ministro della Difesa ucraino, Roustem Oumerov.
La situazione sul terreno
Intanto, fonti dei servizi ucraini hanno annunciato di avere raggiunto “un nuovo stadio” negli attacchi sul territorio russo, colpendo depositi di petrolio nella regione di San Pietroburgo e in quella al confine di Bryansk. Mentre il Cremlino mantiene circa 21.800 militari vicino al confine settentrionale con l’Ucraina, dove la situazione è attualmente sotto controllo, come riferisce il comandante delle Forze armate unite di Kiev.