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HomePolitica Verso le Regionali, la destra si divide sul candidato in Sardegna

Verso le elezioni Regionali
il centrodestra si divide
sul candidato in Sardegna

Nessuna apertura da FdI verso la Lega

sul bis del governatore uscente Solinas

di Beatrice Subissi08 Gennaio 2024
08 Gennaio 2024
solinas, regionali

Il leader delle Lega Matteo Salvini con il governatore uscente Christian Solinas, a Cagliari | Foto Ansa

CAGLIARI – Il caso Sardegna spacca il centrodestra sulle elezioni regionali. Giovedì 4 gennaio si è tenuta una lunga riunione tra i rappresentanti di destra e centrodestra sardi, al termine della quale la coalizione è uscita divisa sul candidato per le elezioni che si terranno il 25 febbraio. Inizialmente, infatti, la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Antonella Zedda aveva annunciato, che, a larga maggioranza, era stato scelto come candidato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, del suo stesso partito. Il vice segretario nazionale della lega, però, Andrea Crippa ha affermato che per il suo partito il candidato è Christian Solinas, Presidente di Regione uscente.

I due principali partititi della destra, insomma, sono in disaccordo su chi candidare. Il quartier generale di Fratelli d’Italia non lascia spazio a dubbi, nessuna apertura verso la Lega sul bis del governatore Solinas: “È fuori, su Paolo Truzzo in Sardegna non si torna indietro”. La rotta da seguire è stata indicata e decisa dalla premier Giorgia Meloni, in attesa del vertice che la presidente del Consiglio farà con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e il ministro degli Esteri Antonio Tajani per dipanare la matassa delle regionali che sta spaccando il centrodestra nel profondo.

Il caso Sardegna, infatti, rischia di portarsi dietro divisioni anche nelle altre quattro Regioni al voto quest’anno e che vedono come governatori uscenti tutti esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il braccio destro del Carroccio, Crippa, ha affermato: “Se mettiamo in discussione la riconferma di Solinas, allora si ridiscute tutto venendo meno al principio della ricandidatura degli uscenti”. Un principio che non piace a FdI che delle cinque regioni al voto vedrebbe la riconferma solo di Marco Marsilio in Abruzzo mentre la Lega, oltre a Solinas in Sardegna, riconfermerebbe Vito Bardi in Basilicata, Alberto Cirio in Piemonte e Donatella Tesei in Umbria. Questo perché nessuno di loro appartiene a Fratelli d’Italia, il partito che dalle elezioni del 25 settembre 2022 è di gran lunga il più forte della coalizione della destra. Solinas e Tesei sono affiliati alla Lega, Bardi e Cirio a Forza Italia, e furono tutti eletti nel 2019, quando il principale partito della destra era la Lega.

Salvini, quindi, prima del vertice previsto in settimana, tiene il pugno di ferro e sulla Sardegna fa la voce grossa:” Pronti ad andare da soli”. Da come si risolverà la questione della destra in Sardegna dipenderà probabilmente anche ciò che succederà nelle altre regioni.

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