KIEV – Nuovo ordine esecutivo firmato dagli Stati Uniti. Il presidente americano Joe Biden vara nuove sanzioni contro mediatori, società finanziarie e banche che hanno aiutato la Russia ad avere risorse necessarie per la sua industria bellica. L’idea del governo americano è usare poi i fondi sequestrati per aiuti all’Ucraina. “Chiunque sostiene gli sforzi della Russia, rischia di perdere l’accesso al sistema finanziario americano”, riferisce il consigliere alla sicurezza nazionale della casa Bianca Jake Sullivan.
Al fianco dell’Ucraina nella sua “lotta titanica” contro la Russia si schiera anche la Polonia, dichiara il nuovo capo della diplomazia polacca Radoslaw Sikorski, durante la sua prima visita a Kiev. Nuovi mezzi ed equipaggiamenti militari confermati all’Ucraina dal governo italiano con un decreto al Senato.
La confisca dei beni russi
È scontro invece sulle confische dei beni russi. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che se i Paesi occidentali dovessero confiscare i beni russi, Mosca risponderà prendendo quelli dei Paesi occidentali. Per Peskov poi un’eventuale adesione dell’Ucraina all’Unione europea “minerebbe l’intero sistema dell’Ue” e porterebbe al suo “collasso”.
Ucraina: inviati 500 nuovi generatori
Tramite il meccanismo di protezione civile RescEu, la Commissione europea annuncia l’invio di altri 500 generatori di energia elettrica in Ucraina per alimentare ospedali e scuole. Un segno di “incrollabile solidarietà”, scrive su X la presidente europea Ursula von der Leyen. “I continui attacchi brutali da parte della Russia hanno reso fragili le infrastrutture energetiche ucraine”, evidenzia in una nota Bruxelles. Il valore finanziario dei generatori è di 16,5 milioni di euro.
Le sanzioni per gli ucraini espatriati
In terra Ucraina, intanto, è arrivata la chiamata alle armi per gli expat ucraini. L’esercito vorrebbe militare altri 500 mila uomini per resistere alle nuove ondate di attacchi russi attese nei prossimi mesi. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa Rustem Umjerov sono d’accordo sulla necessità di sanzionare gli ucraini che vivono all’estero e ignorano l’invito a unirsi alle Forze Armate per combattere le forze russe. Ma “dovrebbero essere consultati i governi dei Paesi in cui si trovano”, aggiunge Podolyak.
Nella notte colpiti impianti e palazzi in Ucraina
Nella notte tra giovedì 21 e venerdì 22 dicembre, 28 droni kamikaze russi hanno attaccato l’Ucraina, 24 sono stati abbattuti. I quattro droni rimasti, riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, hanno colpito un impianto infrastrutturale nell’oblast di Mykolaiv, danneggiato un impianto di stoccaggio del grano nella zona di Odessa e danneggiato palazzi a Kiev e nell’intera regione. Il bilancio dei militari russi morti dall’inizio della guerra sale a circa 351.350 di cui 1.080 nelle ultime 24 ore.