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HomeCronaca Sciopero del terziario, proteste in tutta Italia per chiedere il rinnovo dei contratti

Sciopero del terziario
Proteste in tutta Italia
per il rinnovo dei contratti

Presenti ai cortei di Milano e Roma

anche Landini e Bombardieri

di Martina Vivani22 Dicembre 2023
22 Dicembre 2023
sciopero terziario roma

La manifestazione dei sindacati confederali del Settore Terziario Commercio e Turismo a Roma / Foto Ansa

ROMA – Scendono in piazza oggi, 22 dicembre, le lavoratrici e i lavoratori del settore terziario, commercio e turismo, in attesa da tre anni per il rinnovo del contratto. I sindacati, che hanno chiamato alla mobilitazione un totale di oltre 5 milioni di persone, saranno presenti nelle manifestazioni in varie città, al grido di “Il contratto ci spetta!”.

Un Natale di lotta e di sciopero, a partire da piazza dell’Esquilino a Roma dove ha inizio uno dei cortei di protesta, che vede la partecipazione di circa 4.000 persone e del segretario generale della Uil Pierluigi Bombardieri. Ma le manifestazioni vedono coinvolte anche le piazze di altre città: a Milano, dove è presente il segretario della Cgil Maurizio Landini, ma anche a Napoli, Cagliari e Palermo.

A margine del corteo di Milano, Landini ha sottolineato l’importanza di una protesta in difesa non solo dei diritti dei lavoratori del commercio, ma di una lotta per combattere l’emergenza salariale che riguarda tutta l’Italia. “Il 2024 deve essere l’anno del rinnovo dei contratti nazionali e se questo non avviene siamo pronti a una mobilitazione che sostenga tutte le categorie” dichiara il segretario della Cgil a margine della manifestazione, invitando il governo a negare gli incentivi economici alle imprese che non fanno accordi con i sindacati.

Affondo al governo anche da parte di Bombardieri che, dal corteo di Roma, accusa la politica e i ministri di non avere rispetto per i lavoratori. Il segretario della Uil ricorda, inoltre, che quando “stanno in piazza”, loro “pagano di tasca propria”. Un richiamo al governo che, nelle ultime settimane, ha criticato gli scioperi indetti dai vari sindacati.

Federdistribuzione, l’associazione della distribuzione moderna organizzata, ha rimarcato che lo sciopero “non aiuta” in questa fase della trattativa, auspicando una ripresa del confronto per la negoziazione”. Dello stesso avviso anche Confcommercio e Confesercenti che hanno sottolineato le difficoltà del negoziato sulla parte normativa del contratto.

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