NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 15:36 dell' 11 aprile 2025

HomeCronaca Una nuova guida per l’Italia? Montezemolo ci prova con la sua “Italia Futura”

Una nuova guida per l’Italia? Montezemolo ci prova con la sua “Italia Futura”

di Marina Bonifacio25 Maggio 2012
25 Maggio 2012

Luca Cordero di Montezemolo scende in politica con una lista trasversale, forse Italia Futura (dal nome del suo think tank) “dalle tendenze riformiste e liberali”. Di certo intento a recuperare i voti di tutti quei moderati traditi dall’epoca berlusconiana, il presidente della Ferrari non mira tuttavia a sostituirsi al Cavaliere. E nemmeno al Pd di Bersani. “La nostra forza è essere nuovi”, ha dichiarato. La fine della Seconda Repubblica apre nuovi spazi all’interno dell’arena politica. In ballo ci sono più o meno 15 milioni di voti. E il terremoto portato dalle ultime amministrative ha sconvolto  ancora di più le carte in gioco.
“Non saremo noi a risolvere l’agonia del berlusconismo”. Nuove liste e un programma che sta per essere definito, ma nessuna alleanza con i partiti tradizionali. Italia Futura non stringerà patti con nessuno, nemmeno con il Terzo Polo, definito come “vecchia politica”. Nessun legame nemmeno con il governo Monti. I rapporti con l’ex futurista e adesso ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, si sono raffreddati. Il presidente di Ntv (la società dei treni ad alta velocità) non ha apprezzato la scarsa attenzione riservata da Passera alla questione liberalizzazioni. Questione centrale invece per i montezemoliani.
Montezemolo nuovo premier? Non è poi così scontato. Classe ’47 ed ex presidente della Fiat, è possibile che Montezemolo proponga un giovane candidato per svecchiare la classe dirigente. Altra ipotesi avanzata è che Italia Futura si trasformi in un contenitore internazionale o, molto più probabilmente, un movimento politico a tutti gli effetti. L’ex numero uno di Confindustria non creerà un nuovo partito dei padroni, ma cercherà i nuovi rappresentanti nel sistema delle imprese, “tra quegli uomini della macchina” come Federico Vecchioni, giovane presidente di Confagricoltura e coordinatore di Italia Futura, adesso in giro per l’Italia alla ricerca di nuovi militanti.
Italia Futura. Nato ormai quasi tre anni fa, il contenitore d’idee montezemoliano, è ormai presente in quasi tutte le regioni italiane.La Fondazione, a metà tra l’associazionismo e il partito, è stata fin da subito un luogo d’incontro d’intellettuali bipartisan, giovani imprenditori e manager delusi dalle piaghe del bipartitismo italiano, uniti dalla forte volontà di mettere in piedi un nuovo programma. Le proposte avanzate riguardano il mondo del fisco, della mobilità sociale, della scuola, delle politiche giovanili e del sistema di finanziamento ai partiti. Molte le personalità che hanno abbracciato sin dall’inizio la nuova ideologia futurista. Tra queste il senatore Nicola Rossi, ora al Gruppo misto; lo storico Andrea Romano, direttore d’Italia Futura; l’economista Irene Tinagli, consulente Onu al Dipartimento Affari Economici e Sociali; Giustina Destro, già sindaco di Padova, ora deputata pidiellina.
Una nuova scuola di pensiero. Ma ciò che sostiene e tiene unito questo forte neo-partito è un’ideologia di fondo, improntata ad un’ottica moderata e liberale. La fisionomia politica del movimento si richiama al liberalismo di Luigi Einaudi, ma anche al rigore tipico della Lady di Ferro Margaret Tatcher. “Meno Stato, ma che funzioni”, dicono i futuristi, con un modello di welfare che fa pensare alla “Big society” di David Cameron. E’ all’elettorato moderato che si rivolge Montezemolo, ma anche a quegli italiani che chiedono riforme radicali.
Le reazioni dei partiti. Oltre al frastuono dei grillini e al sistema dell’antipolitica che continua a raccogliere molte adesioni, i partiti tradizionali si trovano ad affrontare un nuovo potenziale nemico. La lettera di Montezemolo pubblicata qualche giorno fa sul Corriere della Sera, in risposta a un editoriale pubblicato sullo stesso giornale lo scorso sabato, ha suscitato diverse reazioni. Positivo il giudizio del capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova: “L’Italia non ha bisogno di un nuovo salvatore della patria, ma di un soprassalto di orgoglio e della riscoperta della vocazione politica della sua classe dirigente migliore”. Se pensa di candidarsi devo dirlo adesso. Non è più la stagione delle furbizie”, ha dichiarato D’Alema. Più prudente il commento di Casini: “Ho contatti con tutti e con nessuno. Con Montezemolo non c’è niente di particolare”. “Se Luca deciderà di fare politica non potrà che stare nel campo dei moderati”, rassicura e si rassicura Berlusconi.

Marina Bonifacio

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma

ARTICOLI PIU' LETTI

Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig