ROMA – Debora Serracchiani, deputata per il Partito Democratico dal 2018 e capogruppo alla Camera dal 2021 al 2023, ha rilasciato a LumsaNews alcune dichiarazioni sul tema del salario minimo in Italia.
Qual è la posizione del Partito Democratico sul salario minimo?
“La nostra proposta rafforza la contrattazione collettiva, la rende più centrale e fissa però la soglia minima legale dei 9 euro che serve in particolare per quei tre milioni e mezzo di lavoratori che non hanno un contratto collettivo nazionale e quei lavoratori che pur avendo un contratto di lavoro sono sotto la soglia dei 9 euro”.
Quando sono iniziati i lavori per la proposta?
“Abbiamo lavorato fin dalla scorsa legislatura, abbiamo una proposta che era praticamente pronta per l’approvazione, da parte del ministro Orlando. Poi la caduta del governo Draghi ha impedito di approvarla nella scorsa legislatura, l’abbiamo quindi ripresentata in questa”.
Perché la misura va introdotta in Italia?
“Siamo tra i pochi paesi europei a non avere un salario minimo: riteniamo che questo sia necessario anche perché oggettivamente l’Italia è un paese che sui salari ha una difficoltà e che negli anni ha perso potere contrattuale”.