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Oltre 16mila le vittime palestinesi

Medio Oriente, due mesi
dallo scoppio del conflitto
Oltre 16mila vittime a Gaza

Guterres invoca l'art.99 della Carta Onu

Scintille tra Nazioni Unite e Israele

di Maddalena Lai07 Dicembre 2023
07 Dicembre 2023

Alcuni carri armati israeliani si avvicinano al sud della Striscia di Gaza. / Foto Ansa

TEL AVIV –  A due mesi dallo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas il bilancio umanitario è a dir poco drammatico: i palestinesi rimasti uccisi sono oltre 16mila, le vittime israeliane, invece, sono più di 1.500, oltre 400 i soldati israeliani caduti e 138 gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Sul campo continuano le operazioni dell’esercito israeliano a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel Sud della Striscia di Gaza, mentre l’aviazione colpisce decine di obiettivi terroristici.

Lo scopo principale dell’idf è trovare gli uomini della fazione islamica e le loro armi. In cima alla lista dei ricercati ci sono Yahya Sinwar, il leader di Hamas ritenuto responsabile dell’attacco del 7 ottobre, e Mohammed Deif, capo delle Brigate al Qassam, l’ala militare dell’organizzazione. Nelle scorse ore l’esercito ha circondato la casa di Sinwar, ma dell’uomo non c’è traccia. Secondo il portavoce dell’Idf Daniel Hagari potrebbe nascondersi da qualche parte nel fitto reticolo di tunnel sotto Gaza, ma la sua cattura, come dichiarato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, sarebbe “solo questione di tempo”. 

Preoccupano tuttavia le terribili condizioni in cui da due mesi a questa parte vivono i civili palestinesi. A tal proposito il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, per la prima volta da quando è in carica, ha invocato l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite che consente di portare all’attenzione del Consiglio di sicurezza qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare, il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Come evidenzia lo stesso Guterres – in una lettera inviata al presidente del Consiglio di sicurezza – è necessario “evitare una catastrofe umanitaria” che potrebbe avere “implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro insieme”. 

Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen a seguito di questa richiesta ha definito Guterres “un pericolo per la pace nel mondo”, in quanto la sua richiesta di attivazione dell’articolo 99 è “un sostegno all’organizzazione terroristica di Hamas”. Per rimarcare ulteriormente il disappunto nei confronti delle Nazioni Unite, Israele ha poi revocato il visto alla coordinatrice umanitaria Onu Lynn Hastings, che nei giorni scorsi aveva speso parole allarmanti sullo “scenario infernale” a sud della Striscia di Gaza. 

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