PECHINO – La fuoriuscita dell’Italia dalla Via della Seta dei giorni scorsi sembra aver deluso non poco il governo cinese. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha dichiarato di “opporsi alla denigrazione e al sabotaggio di un’iniziativa di successo come la Via della Seta”, ma evitando un riferimento diretto alla decisione italiana, unico paese del G7 ad aver firmato il memorandum d’intesa commerciale. Nonostante il no comment di palazzo Chigi, il responsabile della Farnesina, Antonio Tajani, ha confermato che Roma intende comunque “sviluppare e rafforzare la collaborazione bilaterale” con il Dragone.
La missione dell’Ue in Cina
Mentre l’Italia si svincola dai rapporti commerciali con la Cina, a Pechino si è tenuto il vertice tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e il presidente cinese Xi Jinping. Un incontro che mette in chiaro l’intesa tra Cina e Ue nel rispondere insieme alle sfide globali. Xi ha sottolineato la necessità di un “lavoro congiunto per arrivare alla fiducia politica”, con l’obiettivo di “intensificare gli sforzi per sviluppare una cooperazione vantaggiosa”.
Partner tra “squilibri e differenze”
Per raggiungere il “nuovo punto di partenza delle relazioni” tra Unione Europea e Cina fortemente sostenuto da Xi, Michel e Von der Leyen hanno evidenziato il bisogno di risolvere gli squilibri e le differenze politiche che dividono Pechino da Bruxelles. Sebbene la Cina rimanga – così come ha affermato la presidente della Commissione – il “più importante partner commerciale dell’Ue”, secondo Michel “l’Europa è preoccupata per le crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan”.
I nodi oltre Taiwan: Russia e Iran
“Ci opponiamo a qualsiasi tentativo di modificare lo stato delle cose a Taiwan attraverso la forza e la coercizione – spiega il presidente del Consiglio europeo in merito alla questione – e manteniamo la nostra posizione di riconoscimento della politica dell’Unica Cina”. E sul fronte internazionale, gli occhi sono puntati anche sul conflitto tra Russia e Ucraina e su Israele. Il presidente del Consiglio europeo ha infatti chiesto al presidente cinese di impegnarsi diplomaticamente per spingere l’Iran a “non provocare un’escalation regionale”.