ROMA – Oggi 400 milioni di bambini, ovvero 1 su 5, vivono o sono fuggiti da zone di conflitto, e sono oltre 315mila le gravi violazioni dei diritti dei bambini in aree in conflitto registrate tra il 2005 e il 2022. Sono i dati allarmanti diffusi da Unicef in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che ricorre il 20 novembre, data in cui è stata adottata la Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata dalle Nazioni Unite nel 1959.
Bambini e bambine “hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace”. È il messaggio lanciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Internazionale che, quest’anno, è dedicata proprio al diritto alla pace. Ogni giorno, “in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati” ha ribadito Mattarella, sottolineando che “le tragedie di cui sono vittime innocenti segneranno per sempre la loro vita”. In questo modo, secondo il Presidente, “il mondo sottrae a se stesso il proprio futuro”. Anche la presidente di Unicef Italia Carmela Pace ha sottolineato che “i bambini non hanno alcun responsabilità nei conflitti e non posso fermarli. Essi hanno solo bisogno di pace”.
Per quest’occasione l’organizzazione ha lanciato il report “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate”, per ricordare i tanti bambini che nel mondo vivono contesti di guerra ed emergenze dimenticate”. Il focus è su sei paesi colpiti da conflitti o gravi violenze di cui alcuni, come Palestina e Ucraina, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e sulle altre emergenze “dimenticate” come Siria, Yemen, Sudan, Haiti. Anche quest’anno, poi, Unicef Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani – Anci hanno lanciato l’iniziativa “Go Blue”, invitando tutte le amministrazioni comunali ad illuminare di blu un monumento o un edificio della città per sensibilizzare la cittadinanza sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono oltre 200 i comuni che hanno aderito all’iniziativa.
Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha proposto, in occasione di questa Giornata, l’ampliamento dell’elenco dei reati che impediscono di svolgere attività con minori. “Anche chi fa volontariato in oratori, palestre, campi da gioco, associazioni, luoghi di ritrovo, campi estivi deve presentare il certificato del casellario giudiziale, a prescindere dall’esistenza di un rapporto di lavoro”, ha detto Garlatti.