GAZA CITY – Prosegue il conflitto tra Israele e Palestina, dopo quarantuno giorni dal primo attacco avvenuto al rave di Re’im. Mentre l’Onu si esprime sul conflitto chiedendo “pause umanitarie urgenti e prolungate”, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden condanna Hamas per crimini di guerra. Ancora in stallo il negoziato tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi, e secondo il quotidiano Haaretz a frenare un possibile accordo potrebbe esserci la mancata intesa sulla durata della tregua militare. Nel frattempo continua l’operazione all’ospedale di Al Shifa e le forze di difesa israeliane (Idf) ordinano per la prima volta un’evacuazione anche nella zona a sud di Gaza.
L’Onu interviene sul conflitto
Nella giornata di ieri, mercoledì 15 novembre, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una bozza chiedendo “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per consentire l’accesso agli aiuti ai civili”. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore. Astenuti Usa, Gran Bretagna e Russia, contraria Israele. Il responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha denunciato le gravi violazioni del diritto internazionale nella guerra tra Israele e Hamas, sostenendo la necessità di un’indagine internazionale. Netta la risposta dell’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, secondo cui il diritto internazionale “non è un patto suicida”. Anche l’ambasciatore della Palestina all’Onu, Ibrahim Khraishi, ha rivolto un appello ai Paesi “a svegliarsi e a reagire per fermare il genocidio israeliano” sulla Striscia di Gaza.
Biden condanna Hamas
Dopo il vertice di San Francisco tra il presidente americano Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping, il numero uno statunitense ha condannato nuovamente Hamas, ritenendo che abbia “commesso crimini di guerra, tenendo il suo quartiere generale e armi nell’ospedale di Gaza”.
Fondi europei all’Egitto per la gestione del conflitto israelo-palestinese
Intanto – secondo quanto rivela Asharq business –, l’Unione Europea si è offerta di sostenere l’Egitto per un importo di 9 miliardi di euro nel contesto della crisi tra Israele e Hamas. Sullo sfondo, si attende la visita della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sabato 18 novembre in Egitto e poi in Giordania.
Israele prende il controllo del porto di Gaza
Nel frattempo, alcuni soldati israeliani hanno preso il controllo del porto di Gaza usato da Hamas, uccidendo inoltre dieci terroristi. Secondo quanto rivela il portavoce militare di Israele: “Hamas ha usato il luogo, mascherato da porto civile, come area per addestramento e conduzione di attacchi terroristici, il tutto utilizzando navi civili e della polizia portuale di Gaza”. Colpita anche la casa del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. La stessa abitazione, secondo quanto fatto sapere dall’esercito, “era usata come infrastruttura del terrore e spesso ha ospitato riunioni dei leader di Hamas per dirigere atti terroristici contro civili e militari”. Inoltre, l’esercito israeliano ha attaccato numerosi obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano – incluse postazioni militari dell’organizzazione –, uccidendo anche un terrorista che operava non lontano dalla cittadina di Shlomi.