ROMA – “Prima ballerina assoluta” secondo il New York Times. Su Carla Fracci sembra sia già stato raccontato tutto. Tuttavia, c’è ancora tanto da dire sull’étoile che il mondo celebra ancora oggi come una delle più grandi della storia della danza. È da qui che prende vita “Codice Carla”, il film documentario scritto e diretto da Daniele Luchetti e prodotto da Gloria Giorgianni con Tore Sansonetti per Anele con Luce Cinecittà e con Rai Cinema, distribuito al cinema in esclusiva da Nexo Digital dal 13 al 15 novembre per omaggiare la ballerina.
Due anni dopo la morte di Fracci, l’autore ricerca nei suoi ricordi di infanzia quel primo incontro casuale con l’étoile italiana, avvenuto anni prima a Cinecittà sul set di Verdi di Renato Castellani. Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografica cronologica. Scava nel profondo per scoprire che cosa ha reso iconica Fracci. Ma soprattutto qual è il codice di quegli artisti che con il corpo, il movimento e la musica si confrontano ogni giorno e che, nel suo caso, le ha permesso di fondere la perfezione della forma con un contenuto di vera passione.
Intrecciando varie interviste e immagini di repertorio alle testimonianze – tra cui quelle di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen -, Codice Carla mostra come la Fracci fosse molto più di una ballerina. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa. L’obiettivo di Luchetti è quello di riuscire a ispirare i giovani attraverso un’analisi approfondita dell’esperienza della vita della ballerina. Ad accompagnare questo viaggio di danza e parole, le musiche degli Atoms For Peace edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies, con Thom Yorke nel ruolo di Music Supervisor.