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HomeCronaca Agenas, nel 2023 aumentano le visite e gli esami erogati nel Sistema sanitario

Aumenta il numero
di visite ed esami erogati
dal Sistema sanitario

Ma restano criticità in confronto

al periodo prepandemia

di Beatrice D'Ascenzi10 Novembre 2023
10 Novembre 2023
ospedale

Un medico e un paziente | Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/fernandozhiminaicela-6246704/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=4099432">fernando zhiminaicela</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=4099432">Pixabay</a>

ROMA – Un generale miglioramento delle prestazioni ambulatoriali nella maggioranza delle Regioni italiane nel 2023. È quanto emerge dai dati messi a disposizione dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) in occasione dell’evento ‘Monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali – anno 2023 – attività di sperimentazione’, incontro volto a presentare al pubblico i dati raccolto dalla sperimentazione Agenas in collaborazione con la Fondazione The Bridge sul monitoraggio delle prenotazioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale in modalità ex ante. 

Secondo l’agenzia, infatti, attraverso i dati raccolti quest’anno si riscontra un andamento positivo rispetto al primo semestre 2022, che tuttavia non regge ancora il confronto con il periodo pre-pandemico. Il paragone con il primo semestre 2019, infatti, individua da parte di tutte le regioni dello Stivale alcune criticità nel ristabilire i volumi di prestazioni antecedenti la pandemia. Una realtà complessa, a cui fa eccezione solo la Toscana, esempio virtuoso per quanto riguarda l’ambito delle visite di controllo. 

L’obiettivo del progetto, portato avanti da Agenas, è quello far luce sulle liste di attesa, rendendo disponibili dati omogenei e standardizzati prendendo in analisi i casi specifici delle 13 regioni che hanno risposto all’invito dell’agenzia. In totale sono state raccolte informazioni su 125mila prenotazioni di visite specialistiche e 146 mila prenotazioni di esami di diagnostica strumentale. Lo studio illustra inoltre come la prima visita cardiologica sia garantita in classe B (entro 10 giorni) nell’84% dei casi e in classe D (entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami diagnostici) nell’80% dei casi. Inevitabili anche le differenze nei tempi di attesa: I valori mediani delle giornate in classe B che si osservano tra le regioni passano da 13 giorni in Friuli Venezia Giulia ai 5 giorni dell’Emilia Romagna.

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