ROMA – “Il disegno di legge di Bilancio riduce ora considerevolmente il sostegno all’editoria con il rischio di vanificare gli importanti interventi esistenti per sostenere il passaggio al digitale”. A scriverlo è la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) in una nota di appello al governo.
La Fieg continua spiegando che “appare singolare che la revisione della spesa sia particolarmente penalizzante nei confronti di un settore il cui ruolo e funzione è oggetto di diretta tutela costituzionale e risulti, invece, più contenuta negli altri comparti”. Il riferimento è al cinema “con dotazioni di spesa assai più consistenti come i 750 milioni del Fondo per il Cinema e l’Audiovisivo ridotti di 50 milioni”.
Inoltre sul sito web della Fieg si legge che i suoi “editori producono un flusso informativo che raggiunge ogni giorno più di 31 milioni di lettori e più di 40 milioni di utenti unici, contribuendo allo sviluppo del nostro Paese e garantendo il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, il pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa”. Si elencano, poi, i numeri della federazione: 61 testate quotidiane, 201 periodici, con le più importanti agenzie di stampa nazionali, i siti d’informazione emanazione di tali testate, oltre 6mila giornalisti a tempo pieno e indeterminato e oltre 20mila collaboratori che coprono capillarmente il territorio.
Gli editori della federazione, quindi, invitano “governo, parlamento e forze politiche” a “mantenere inalterato il livello di sostegno per il tempo necessario a garantire la difficile transizione digitale e continuare a garantire l’elevato standard di qualità dell’ informazione professionale, la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle retribuzioni, rafforzare il presidio contro le false informazioni”.