SACRAMENTO – Quaratadue stati statunitensi fanno causa a Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, perché i suoi social creerebbero dipendenza tra bambini e adolescenti. È con questa accusa che i procuratori generali di stati come California, Colorado, Louisiana, Nebraska e New York hanno fatto ricorso contro il colosso americano delle piattaforme fondato da Mark Zuckerberg. Il fascicolo è stato presentato da 33 rappresentati statali al distretto settentrionale della California, e a cui si sono aggiunti altri 9 che hanno sporto causa nei rispettivi stati.
Secondo i 42 Stati, Meta avrebbe creato funzionalità su Instagram e Facebook che spingono a restare sulle piattaforme sempre più a lungo, attraverso algoritmi, notifiche e lo “scroll infinito”. Altri accusano il colosso di presentare funzioni che avrebbero un impatto negativo sulla salute mentale, promuovendo il dismorfismo corporeo e forzando al continuo paragone con gli altri. Meta è poi accusata di violazione del Children’s Online Privacy Protection Act, attraverso la raccolta di dati personali degli utenti minori di 13 anni. Gli stati sono inoltre convinti che Meta sia pienamente consapevole del fenomeno, ma che non vi voglia porre rimedio per ragioni di engagement.