BRUXELLES – Crisi israelo-palestinese, Ucraina e dossier sui migranti. Sono alcuni dei temi principali che verranno discussi oggi, 26 ottobre, durante il Consiglio europeo di Bruxelles in cui sarà presente anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier italiana ha infatti lanciato mercoledì alla Camera un appello all’unità europea, poiché sulla questione mediorientale “le divisioni interne che sono state palesi nei primi giorni della crisi tra i vertici delle istituzioni non hanno giovato”, ha detto.
Unione d’intenti sulla crisi israelo-palestinese
Sul conflitto israelo-palestinese, l’ostacolo riguarda principalmente i linguaggi delle conclusioni del Consiglio. Ma al di là delle parole utilizzate, lo scopo finale dell’Unione è quello di riportare a casa i cittadini europei presenti nella Striscia e liberare gli ostaggi – anche se sul tema, tra i 27 paesi dell’Unione, esistono “sensibilità diverse”. L’Irlanda vorrebbe parlare apertamente di tregua, la Germania, invece, si mostra apertamente più cauta.
Ue in ritardo nella fornitura di armi all’Ucraina
Sull’Ucraina, invece, come riporta l’agenzia americana Bloomberg, l’Europa è in ritardo rispetto ai piani di fornire all’Ucraina un milione di proiettili di artiglieria entro il mese di marzo, dando potenzialmente alle forze russe un vantaggio nella fornitura di munizioni. Finora l’Europa si è impegnata a fornire munizioni di artiglieria all’Ucraina per un periodo di 12 mesi.
I rimpatri al centro del dossier sui migranti
All’attenzione di Bruxelles c’è anche il dossier sui migranti. Nel paragrafo finale – dopo aver condannato l’attentato avvenuto nella capitale belga – si chiede infatti una maggiore cooperazione tra gli Stati sulla sicurezza. Sul tema dei rimpatri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che “è una sfida comune”. Posizione accolta con estrema soddisfazione anche dal governo italiano.
Meloni alla Camera: “Vicini al popolo israeliano”
In vista del Consiglio di oggi, ieri, mercoledì 25 ottobre, Meloni è intervenuta alla Camera esprimendo “vicinanza umana” ai familiari delle vittime dell’attacco compiuto da Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. “Nessuna causa potrà giustificare un’aggressione terroristica organizzata per colpire civili innocenti. Nessuna causa potrà mai giustificare il rapimento o l’uccisione, casa per casa, di donne e bambini”, ha detto. Non ci sono dubbi, secondo Meloni, “nel sostenere il diritto di Israele a esistere e a difendere i propri confini in linea con il diritto internazionale”. Tuttavia, secondo la leader di Fratelli d’Italia, è necessario contribuire alla de-escalation con la massima consapevolezza di tutti gli schieramenti in campo.