ROMA – Altri due decreti legislativi della riforma fiscale hanno superato il primo via libera del Consiglio dei ministri. Si tratta di una maggiore semplificazione del rapporto tra fisco e contribuente e del cambiamento nel calendario delle scadenze tributarie per il 730. Dopo l’approvazione in Cdm il 16 ottobre, il testo andrà alle Camere la prossima settimana.
Il 730 precompilato
Nel 2024 la dichiarazione dei redditi precompilata riguarderà tutti i contribuenti, anche quelli a partita Iva. Il nuovo modello rappresenta un passo in avanti verso la semplificazione del 730. L’utente potrà intervenire sulle informazioni che l’Agenzia delle Entrate utilizza per il modello precompilato, modificando o confermato quanto già presentato automaticamente.
Il decreto approvato ieri modifica alcune norme dello Statuto dei diritti del contribuente di 23 anni fa. Il testo vuole garantire l’applicazione dei principi di “certezza del diritto e del legittimo affidamento del contribuente”, ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.
Calendario Irpef
La scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi, dal 2024, sarà il 30 settembre, non più il 30 novembre. Per tutti. Mentre per il 2025, verranno anticipate le dichiarazioni cartacee che dovranno pervenire tra il 1° aprile e il 30 giugno; diversamente, quelle telematiche dal 1° aprile al 30 settembre. I sostituti d’imposta avranno un mese in più, fino al 31 ottobre, per la presentazione. In più, ad agosto e dicembre l’Agenzia delle Entrate sospenderà l’invio delle cartelle esattoriali ai contribuenti.
Tributi erariali, locali e Iva
Le somme di tributi erariali e locali dovranno essere versate tramite modello F24. Sarà possibile utilizzare anche la piattaforma PagoPa con il proprio conto bancario. I rimborsi tramite sostituto d’imposta saranno, comunque, erogati dall’Agenzia delle Entrate. Ci saranno semplificazioni anche per Iva e Irap. Verranno eliminate dai modelli le informazioni che non sono rilevanti ai fini della liquidazione d’imposta. Per i forfettari Iva non ci sarà più la certificazione unica, ma la fattura elettronica.
Mancata proroga del mercato tutelato
Per il momento salta il decreto per la proroga relativa al mercato tutelato in materia di energia. Non c’è accordo nel governo. Il testo ha bisogno di una valutazione più approfondita, verosimilmente sarà discusso la prossima settimana alla Camera. La fine del mercato tutelato al momento è fissata al 10 gennaio 2024 per le bollette del gas e al primo aprile per l’elettricità. Questo tipo di mercato controllato ha circa 10 milioni di utenti italiani, un terzo del totale. Per loro, le bollette sono fissate dall’autorità pubblica Arera. Gli altri utenti di luce e gas hanno scelto di passare al mercato libero: qui le tariffe in bolletta sono stabilite dalle società energetiche. “Serve una gestione tecnica un po’ diluita per mettere nelle condizioni le famiglie di fare una scelta di coscienza, sapendo cosa succede”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.