GAZA CITY – Continuano i raid aerei israeliani sulla striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal governo di Hamas, nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 ottobre almeno 140 persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti. Vittime che vanno ad ingrossare le fila dei caduti che, secondo il ministero della Sanità locale sono arrivati a quota 5.300, mentre circa 18.000 sono i feriti. Una dichiarazione ufficiale rilasciata dal portavoce militare di Gerusalemme ha inoltre reso noto che sono stati oltre 400 gli obiettivi di Hamas colpiti nelle ultime 24 ore e che sono stati eliminati decine di uomini di Hamas in procinto di lanciare razzi e compiere attacchi contro lo stato ebraico. Operazioni che in particolare si sono focalizzate nei campi di addestramento nei quartieri di Shujaiyya, Shati, Jabalia, Daraj Tuffah e Zaytun e che hanno colpito anche centri di comando collocati in moschee usate da Hamas. Nella mattina del 24 ottobre invece, un bombardamento nel settore meridionale della Striscia, a Nusseirat, ha provocato un numero elevato di morti e di feriti. Obiettivo dell’attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. In questo clima di tensione la Mezzaluna rossa palestinese ha annunciato l’entrata di 20 camion di aiuti umanitari oggi a Gaza.
Si tratta sugli ostaggi
“Ho attraversato l’inferno. Non avremmo mai pensato che sarebbe successo”. Sono state le prime parole dopo la liberazione di ieri, lunedì 23 ottobre, di Yochevem Lifschitz una delle due donne liberate dopo essere state rapite da Hamas mentre si trovavano nella loro casa nel kibbutz di Nir Oz. Il rilascio delle due anziane, note attiviste della sinistra israeliana prive del doppio passaporto, è stato confermato dalla Croce Rossa Internazionale, che avrebbe anche facilitato la loro uscita da Gaza attraverso il valico di Rafah. Una scelta quella di liberare le due donne che per i portavoce di Hamas sarebbe stata effettuata a causa delle cattive condizioni di salute delle due anziane.
Intanto, mentre proseguono le trattative per la liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas – mediate da Egitto e Qatar per il rilascio di 50 ostaggi con la doppia nazionalità – Israele ha distribuito oggi nella zona di Khan Yunes (a sud di Gaza) volantini mediante i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia. Gli sforzi vanno avanti ma l’operazione è complessa.