GRANADA – Al via il secondo giorno di riunioni dei leader europei in Andalusia. La premier Giorgia Meloni è arrivata al palazzo dei Congressi di Granada per l’avvio dei lavori del vertice informale dei leader dell’Unione europea organizzato dalla presidenza spagnola. Accolta dal premier Pedro Sanchez, la presidente del Consiglio italiana incontrerà in giornata il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un bilaterale per fare sintesi sul tema migranti e ruolo delle Ong.
L’asse Roma-Londra per il patto in 8 punti su migranti
Attenzione sul patto a sei sui migranti raggiunto durante il primo summit a Granada tra Italia, Regno Unito, Francia, Albania, Paesi Bassi e Commissione europea. Una riunione coordinata e voluta dal premier britannico Rishi Sunak che ha visto tutti d’accordo, a cominciare da Meloni e dal presidente francese Emmanuel Macron, su un documento in otto punti sui migranti. Nel testo azioni più stringenti contro i trafficanti, maggior supporto ai Paesi partner, sostegno ai Paesi nordafricani per la protezione delle frontiere. Tra gli obiettivi, inoltre, è prevista una mappatura di tutte le barche esistenti e uno screening in tempo reale sui flussi di migranti da uno Stato all’altro.
La reazione di Spagna e Polonia
Assente alla discussione a sei sui migranti, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il padrone di casa Pedro Sanchez. La Spagna non avrebbe gradito l’iniziativa, dato che il tema migranti non era nell’agenda della Comunità politica europea, mentre è in quella del Consiglio europeo informale di oggi. “Gli spagnoli naturalmente erano informati e invitati”, assicurano fonti italiane. Anche il premier polacco Mateus Morawiecky ha ribadito che intende “porre un veto duro” sul nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo.
Scontro tra Tunisi e Bruxelles
Altro tema è lo scontro tra Tunisia e Unione europea. L’alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ribadisce l’importanza di un controllo stringente sulle frontiere non solo nel Mediterraneo ma anche nel Sahel. “Ѐ un compito difficile – afferma Borrell -, ma sono pronto a considerare questa opzione”. “Per combattere contro i trafficanti serve l’accordo della Tunisia”, ha spiegato. Intanto da Tunisi, il presidente Kais Saied ha confermato di voler trattare con i partner europei solo in una condizione di parità e di rispetto reciproco. “La Tunisia non cederà alle pressioni per la sovranità statale e ha la precedenza su ogni altra considerazione”, ha concluso.