“Ricordate quello che diceva il vecchio e saggio re Salomone, nella sua preghiera a Dio: “Signore, dammi un cuore intelligente”.Il nostro cuore appartiene ai vivi, a quanti lottano, sperano e sanno creare, insieme.Godetevi anni felici e operosi .Con emozione dedico gli anni passati con voi all’uomo che sono stato, agli adulti che sarete. Con grande affetto Pier Luigi Celli”
Si chiude con questa citazione biblica la lettera d’addio che Pier Luigi Celli, direttore generale dell’università Luiss dal 2005 , ha scritto ai suoi studenti per ringraziarli dei suoi otto anni d’attività più belli della sua lunga carriera lavorativa.
Una carriera straordinaria che l’ha visto ai vertici delle più prestigiose aziende ed imprese nazionali. Durante i suoi quarantacinque anni di attività lavorativa Pier Luigi Celli è stato infatti membro del consiglio d’amministrazione di Illy Caffè e del gruppo finanziario Unipol.
La lettera della discordia. Negli ultimi anni Celli era passato alla ribalta sui giornali per la lettera che aveva pubblicato sul quotidiano Repubblica dove invitava il figlio Mattia a lasciare l’Italia, paese non degno di uno studente modello come lui e che , come si legge tra le righe della lettera, non è più in grado di garantire ai giovani degli stipendi dignitosi. L’epistola è stata successivamente commentata da napolitano che senza alzare un filo di polemica ha voluto ricordare ai giovani di come uniti si possa “fare crescere un Paese all’altezza delle società più avanzate”
Il Gran Ballo. Il suo ottimo rapporto con gli studenti è stato confermato anche dalla presenza al Gran Ballo delle debuttanti Luiss. La celebre Kermesse ,giunta alla quinta edizione ed ospitata in una chiesa sconsacrata, quest’anno era a tema Cinema. Diversi sono stati gli Oscar consegnati agli invitati; Il Luissino Doc, il miglior professore, e il premio alla carriera, che è stato meritatamente assegnato all’ormai ex direttore generale Pier Luigi Celli.