FIRENZE – Da uno dei siti più noti della storia dell’arte rinascimentale italiana, il Museo delle cappelle Medicee, sta per emergere una novità finora rimasta nell’ombra: la “stanza segreta di Michelangelo”. A partire dal mese di novembre, quando i lavori di restauro dei numerosi ambienti del Il Museo delle cappelle Medicee saranno ultimati, il luogo sarà aperto al pubblico. Lo rende noto il direttore generale dei musei presso il Mic Massimo Osanna. Il luogo simbolo dell’arte del Rinascimento italiano e fulcro della storia della grande famiglia di Firenze, i Medici, è prossimo alla fine del restauro dei suoi numerosi ambienti e della realizzazione dei moderni servizi museali. La direzione museale ha presentato anche la nuova “uscita d’autore”, una soluzione architettonica innovativa disegnata da Paolo Zermani, che agevolerà le visite del pubblico.
La stanza segreta del “Divin Artista”
Con l’imminente chiusura dei lavori del sito artistico, una nuova novità sta emergendo dai sotterranei delle Cappelle Medicee. Dal prossimo novembre sarà possibile visitare periodicamente e con visite a ingresso contingentato la “Stanza segreta” di Michelangelo Buonarroti. Si tratta di un piccolo ambiente a cui si accede dalla Sagrestia Nuova, scoperto nel 1975 dall’allora direttore del Museo Paolo Dal Poggetto durante un sopralluogo e da allora rimasto inaccessibile. Al suo interno sono presenti disegni a carboncino attribuiti al Buonarroti, creati dall’artista durante il periodo in cui fu costretto a rifugiarvisi per sfuggire alla vendetta dei Medici, dopo aver partecipato alla rivolta del 1527.
La nuova uscita e i lavori di adeguamento
Tredici anni di tempo per completare i lavori. Iniziati nel 2010 per volere della Soprintendenza, i lavori per l’adeguamento del complesso monumentale delle Cappelle Medicee si sono protratti fino ad oggi e la nuova uscita disegnata dall’architetto Paolo Zermani, vincitore del bando nel 2017, è conclusa. Un progetto contemporaneo accanto all’opera dei grandi maestri del passato. Così potrebbe essere definita l’opera, realizzata nell’area interrata collegata alle cripte, dove sono stati collocati il bookshop e i nuovi servizi museali adatti anche ai disabili. Incastonata tra le mura della Sagrestia Nuova di Michelangelo e della Cappella dei Principi, è stata creata una piazzetta soprastante, dove i visitatori emergeranno salendo attraverso una scalinata di pietra in cui il materiale che predomina è il travertino di Rapolano, che meglio si adegua alle architetture adiacenti. All’uscita è presente un sepolcro scoperchiato, simbolo del sepolcro vuoto di Cristo risorto.