BARI – Giunge alla 75esima edizione il Prix Italia, il concorso internazionale organizzato dalla Rai che ogni anno premia i migliori programmi radio, TV e web. Quest’anno è Bari a ospitare l’evento, città scelta dall’organizzazione già per l’edizione 2022: nel capoluogo pugliese sono attese delegazioni da 52 paesi di tutto il mondo e oltre 80 broadcaster a rappresentare i cinque i continenti. L’evento, che si svolgerà dal 2 al 6 ottobre 2023, ha al cento il tema della sostenibilità: “Per parlare di sostenibilità – spiega Chiara Longo Bifano, segretaria generale del Prix Italia – abbiamo scelto di concentrare i momenti formativi sui temi dell’intelligenza artificiale e delle prospettive di produzioni green, low budget o cofinanziate”. Gli ospiti, infatti, arriveranno in città in treno e non in aereo, con un mezzo per questo più green e meno inquinante.
La sostenibilità sarà al centro dell’evento inaugurale a piazza del Ferrarese, nel borgo antico della città, che riuscirà a sfruttare la luce naturale grazie ad allestimenti ecocompatibili. “In Piazza del Ferrarese abbiamo un palco che si fa esso stesso luogo pubblico. Una collocazione che sfrutta la luce naturale, ma anche la volontà di intercettare pubblici diversi e offrire un Prix autenticamente inclusivo: dall’utilizzo della lingua dei segni alla possibilità di ascoltare le audiodescrizioni di singoli eventi attraverso un apparato specifico”, spiega ancora Longo Bifano. Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti la presidente della Rai Marinella Soldi e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Un banco di prova, dunque, per la Rai. Da questo evento partirà la presentazione dei progetti di sostenibilità ambientale promossi dall’azienda. Tra qualche settimana, infatti, sarà approvato il nuovo Contratto di servizio tra Rai e ministero dello Sviluppo economico valido per il quinquennio 2023-2028, che porterà l’azienda verso un cambiamento in tema di sostenibilità. Tra gli ospiti ci saranno le attrici Maria Chiara Giannetta e Luisa Ranieri e gli allievi della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, protagonisti di un docu-film prodotto dalla Rai.