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Palermo, ancora un femminicidio. Una donna uccisa a coltellate dall’ex convivente sotto gli occhi del figlio

di Annalisa Cangemi11 Luglio 2013
11 Luglio 2013

Il carnefice è l’ex convivente, come da copione. Le vittime della violenza in questo caso sono due; si tratta di Rosi Bonanno, uccisa a con quindici coltellate, e di suo figlio, che, per fortuna illeso, ha vegliato il corpo privo di vita della madre, dopo che l’uomo, Benedetto Conti, l’ha massacrata davanti ai suoi occhi.

Dopo due anni di stalking, minacce ignorate dalla polizia, sei denunce cadute nel vuoto. Benedetto Conti non riusciva ad accettare la separazione, e continuava a perseguitare questa venticinquenne, che era fuggita dai genitori, pur di scappare alle vessazioni e alle umiliazioni del suo ex compagno. L’assassino, 40 anni, disoccupato, originario di Villabate, paesino alle porte di Palermo, ieri mattina ha sorpreso Rosi in cucina, nella casa dei suoceri, mentre il piccolo, di due anni, piangeva terrorizzato. Dopo aver compiuto il delitto Conti ha lasciato rapidamente l’abitazione, fuggendo a bordo di una Panda. In quel frangente è stato notato dal padre di Rosi, mentre rincasava intorno alle 9. È stato proprio lui a scoprire il cadavere della figlia. L’omicida è stato arrestato dalla squadra mobile poco dopo. 
 «Lo ammazzo con le mie mani – ha detto disperata Teresa Matassa, la madre della ragazza – Qualcuno si porterà sulla coscienza la morte di mia figlia. Questo è un delitto annunciato, lo sapevamo che sarebbe finita così. Nessuno ha fatto nulla per evitarlo».La Procuradi Palermo assicura però che è stato fatto tutto il possibile: «Qui di denunce ne sono arrivate solo due, nel 2010 e 2011, per maltrattamenti. Poi sono state archiviate perché la signora, forse impaurita, ha minimizzato i fatti. Ma stiamo verificando l’esistenza di altri esposti». Conti aveva ricevuto solo un provvedimento di allontanamento, e aveva il permesso di vedere il figlio solo due volte a settimana. L’uomo aveva già manifestato apertamente le sue intenzioni: dopo aver bruciato la macchina della famiglia Bonanno, aveva lasciato una bottiglia piena di benzina davanti alla porta, come avvertimento.
Il numero dei femminicidi compiuti quest’anno è impressionante: si parla di 68 donne uccise nei primi sei mesi; 124 sono invece le vittime nel 2009. Nel 48% dei casi l’omicida è il marito, l’ex nel 23%, il convivente nel 12%.
La notte scorsa a Roma, in zona San Pietro, si è sfiorata la tragedia. Una 43enne romana è stata aggredita dal suo ex compagno che, dopo averla afferrata per il collo, l’ha colpita con calci e pugni. Alcuni passanti hanno assistito alla scena, e hanno chiamato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro. L’uomo è stato subito fermato, mentre la donna, portata d’urgenza al “San Carlo di Nancy” ha riportato lesioni guaribili in 5 giorni. L’aggressore si trova ora nel carcere di Regina Coeli.     

Annalisa Cangemi     

                  

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