KIEV – “La Polonia non fornirà nuove armi a Kiev, ma quando le vecchie apparecchiature verranno sostituite con quelle moderne non avrò problemi a inviarle agli ucraini”. Lo ha ribadito il presidente polacco Andrej Duda, confermando quanto annunciato la scorsa settimana dal premier Morawiecki. “Sia lui che io abbiamo detto che l’invio di qualsiasi nuova attrezzatura è fuori discussione. Devono servire a rafforzare l’esercito polacco”, ha spiegato Duda ai media nazionali. In sintesi, Varsavia continuerà ad aiutare militarmente Kiev, ma solo attraverso l’invio di armamenti non moderni.
Offensiva russa a Odessa e Kherson
Nel frattempo sul campo si continua a combattere. L’esercito di Mosca ha lanciato un nuovo massiccio attacco nella regione di Odessa, utilizzando 19 droni e 14 missili. Il bilancio dell’offensiva russa è in continua evoluzione: due persone sono morte a seguito dell’attacco, mille cittadini ucraini sono rimasti senza corrente elettrica, un’infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata ed è stato abbattuto un silo contenente mille tonnellate di grano. A Kherson un uomo e una donna sono stati uccisi dai bombardamenti.
Kiev risponde: esplosioni in Crimea e a Kursk
Non resta a guardare Kiev, che risponde colpo su colpo. Fonti nazionali riferiscono di un attacco a Sebastopoli, in Crimea, di un bombardamento alla sede del ministero dell’Interno russo a Kursk e di un’esplosione in aeroporto, sempre nella città di confine, che ha coinvolto diversi militari russi, tra i quali ci sarebbero delle vittime. Attivi da ore anche i servizi di sicurezza ucraini (Sbu), che hanno annunciato di aver smantellato una rete di spie operativa nella regione di Kharkiv. Infine, i media locali riferiscono di un’esplosione al deposito di munizioni russo nella regione occupata di Luhansk.
Isw avverte: “Putin vuole fermare la controffensiva ucraina entro ottobre”
L‘Istituto per lo studio della guerra (Isw), intanto, si è detto abbastanza convinto che il presidente della Russia, Vladimir Putin, abbia ordinato al ministro della Difesa Sergei Shoigu di fermare la controffensiva delle forze ucraine entro l’inizio di ottobre, nel tentativo di arginare con rapidità le mosse di Kiev, che preoccupano sempre di più Mosca.
Dombrovskis: “Cina rischia in termini di reputazione se non condanna la Russia”
Questa mattina, il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis, parlando agli studenti della Tsinghua University di Pechino, dove si trova per una visita di cinque giorni, ha precisato che “il rifiuto di Pechino di condannare l’invasione russa in Ucraina danneggia la sua immagine e c’è un rischio in termini di reputazione”, osservando che si tratta di un atteggiamento che “nuoce all’immagine del Paese, non solo nei confronti dei consumatori europei, ma anche nei confronti delle imprese”.