ROMA – Non un sussidio ma piuttosto un’indennità. L’assegno di inclusione, cioè la misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza, sarà un “supporto per la formazione al lavoro”, come annunciato dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone al programma Agorà, su Rai3. Oltre 45.000 le domande arrivate.
Secondo Calderone, “per chi ha nuclei familiari numerosi, per chi non può lavorare perché ha figli o deve assistere un familiare, disabili, bambini da accompagnare”, l’assegno può arrivare a superare quanto percepito col Reddito di cittadinanza. Per queste figure, infatti, “il reddito di inclusione parte da una base uguale al reddito di cittadinanza ma con una serie di coefficienti e poi con l’integrazione dell’assegno unico, che porteranno gli importi finali”.
Il ministro ha aggiunto, inoltre, che i 350 euro dell’assegno sono cumulabili anche con altre indennità, come i corsi di formazione e il servizio civile. “L’obiettivo – ha detto Calderone – è di portare al più presto gli occupabili al lavoro”.