VLADIVOSTOK – Restano ignoti la data e il luogo ufficiali dell’incontro tra il presidente Vladimir Putin e il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un , arrivato in Russia proprio oggi, nelle prime ore di martedì 12 settembre. Il leader coreano ha raggiunto a bordo del suo treno privato e blindato la stazione di Khasan, la principale porta ferroviaria verso l’Estremo Oriente russo dalla Corea del Nord. Kim Jong-un, accompagnato da alti funzionari dell’industria degli armamenti e militari, potrebbe incontrare Putin mercoledì 13 settembre a margine del Forum economico orientale nella città portuale russa di Vladivostok, dove Putin è già arrivato.
Il tavolo degli accordi
Dmitri Peskov, il portavoce del Cremlino, ha detto che quella di Kim «sarà una visita di Stato in tutto e per tutto. Ci saranno negoziati tra le due delegazioni e dopo, se necessario, i leader continueranno a comunicare faccia a faccia». Dai media internazionali, però, arrivano delle indiscrezioni. Sul tavolo un possibile accordo sulla fornitura di armi, munizioni e tecnologie alla Russia da parte della Corea del Nord, con l’obiettivo di continuare la guerra in Ucraina.
La risposta degli Stati Uniti
Tali indiscrezioni hanno destato immediatamente le preoccupazione degli Stati Uniti, la cui risposta non ha tardato ad arrivare. Gli Stati Uniti, che “monitoreranno con attenzione” l’incontro tra Kim Jong-un e Vladimir Putin, avvertono Pyongyang che “la vendita o l’invio di armi a Mosca viola diverse risoluzioni dell’Onu”. A dirlo è il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller in una conferenza stampa, annunciando che Washington continuerà a imporre sanzioni contro la Corea del Nord.
Nel frattempo l’amministrazione Biden è vicina a dare il via libera all’invio di missili a lungo raggio muniti di bombe a grappolo all’Ucraina. Si tratta di un sistema missilistico tattico che può volare fino a 306 chilometri orari. Stati Uniti, Russia e Ucraina sono tra i Paesi non firmatari della convenzione internazionale che proibisce l’impiego di queste armi, capaci di trasformare vaste aree in campi minati a cielo aperto.
Putin difende l’ex presidente Usa Trump
Al Forum economico orientale di Vladivostok, Vladimir Putin, oltre alla controffensiva ucraina, ha parlato anche delle inchieste giudiziarie contro Donald Trump definendoli “una persecuzione per ragioni politiche”. Allo stesso tempo però il leader del Cremlino definisce le indiscrezioni sui presunti legami della Russia con Donald Trump come delle “fesserie”, aggiungendo che il tycoon ha imposto a Mosca “più sanzioni di ogni altro”.