Via libera definitivo dell’Aula della Camera, ieri, al disegno di legge per l’avocazione delle indagini preliminari (quando il pm non sente la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato) da parte del procuratore presso la Corte d’appello per i delitti di violenza domestica o di genere. Il testo è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 200 voti a favore. Astenuti Pd, Verdi e Sinistra Italiana, convinti che queste norme non servano a fermare il fenomeno dei femminicidi. La legge, infatti, si inserisce nell’ambito del Codice rosso.
“La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante ”, ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Corriere della Sera in occasione della promozione della rassegna “Il Tempo delle Donne” organizzata dal giornale a Milano. Il Capo dello Stato, citando Nelson Mandela, ha invitato a tutelare libertà e diritti, soprattutto una volta conquistati. “Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”, ha affermato.
Dopo le recenti polemiche sulle parole del compagno e giornalista Andrea Giambruno, la premier Meloni, in conferenza stampa, ha difeso il compagno che in diretta su Rete 4 aveva dichiarato che se una ragazza si ubriaca o perde i sensi, poi è facile che incontri il lupo. “Io penso che abbia detto in modo frettoloso e assertivo una cosa diversa da quella che è stata interpretata dai più”, ha dichiarato Meloni, convinta che nelle parole del compagno ha letto una cosa simile a quello che sua madre le raccomandava quando usciva da giovane. “Purtroppo gli stupratori esistono, non bisogna abbassare la guardia”, ha concluso.