PARIGI – Continuano a infiammare le strade di Parigi e di altre città della Francia le proteste contro la riforma delle pensioni. Soltanto lo scorso 23 marzo, nella nona giornata di scioperi, i fermi sono stati 457. Sono stati invece 441 i feriti tra le forze di polizia, secondo quanto riportano i dati del ministero dell’Interno dell’Eliseo. Per il 28 marzo è stato indetto un altro sciopero generale nel Paese dopo quello di giovedì 23, mentre per evitare ulteriori contestazioni, è stata annullata la visita di re Carlo III, prevista per il 26 marzo, dopo una telefonata tra il sovrano inglese e il presidente Emmanuel Macron.
Il rinvio, spiega un comunicato dell’Eliseo, è stato deciso “dai governi francese e britannico per poter accogliere Sua Maestà in condizioni che corrispondono alla nostra relazione di amicizia”. Nonostante l’annullamento, sono 4.000 i poliziotti e gli agenti già mobilitati nella capitale francese. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin aveva dichiarato: “Siamo pronti ad accogliere in condizioni eccellenti” re Carlo. Tuttavia, precedentemente, i responsabili sindacali delle firme Cgt e Force Ouvrière avevano affermato che la visita del monarca “sarà nel nostro mirino”.