BRUXELLES – La situazione economica e finanziaria. È questo il tema della seconda giornata a Bruxelles del Consiglio Ue. Prenderanno parte al vertice la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. L’obiettivo è di trovare una posizione comune sulla governance economica e sull’architettura finanziaria dell’unione monetaria. A questo proposito è intervenuto Donohoe al suo arrivo: “È molto importante che andiamo avanti con la piena ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità”. L’Italia, infatti, risulta essere l’unico paese che non ha ratificato il trattato di riforma del Mes.
Giovedì la prima giornata del Consiglio Ue si è conclusa con il bilaterale tra il presidente francese Emmanuel Macron e la premier Giorgia Meloni. Patto di stabilità e migranti sono stati i temi affrontati nel colloquio durato un’ora e 40, in cui i due leader hanno ribadito la necessità di “continuare a lavorare per la sovranità europea”, in termini di politica industriale ed energia. Sul tema dell’Ucraina, invece, Meloni e Macron hanno accolto positivamente l’accordo sulla necessità di fornire munizioni e missili.
L’incontro con Macron è arrivato solo ieri a fine giornata. In merito alla questione migranti, la quale resta momentaneamente in sospeso al Consiglio europeo, Giorgia Meloni ha lanciato l’allarme riguardo la Tunisia: “Se crolla del tutto si rischia una catastrofe umanità, con 900 mila rifugiati”. Intanto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, indica però l’immigrazione tra le priorità da riesaminare entro la fine della legislatura. Una decisione che non sembra soddisfare la presidente del Consiglio di ministri, la quale ha anche invocato “azioni rapide e concrete” per contrastare l’attività delle organizzazioni criminali responsabili del traffico di esseri umani lungo le rotte del Mediterraneo, ricordando la tragedia di Cutro.
