All’indomani della decisione della Federal Reserve di alzare i tassi, le borse europee stanno attraversando una fase negativa e adesso le preoccupazioni principali degli investitori sono rivolte soprattutto alle banche centrali.
Incertezza delle Borse europee dopo i rialzi della Fed
La Fed, come da previsione, ha aumentato infatti il costo del denaro di 25 punti base, arrivando a quota 4,75-5 per cento, che rappresenta il livello più alto dal 2007. Stesso destino per la Banca centrale svizzera, che ha alzato il costo del denaro di ben 50 punti base, portandolo all’1,5 per cento. E intanto si attendono le decisioni della Bank of England, che visti i dati non positivi sull’inflazione, dovrebbe aumentare i tassi di 25 punti base al 4,25 per cento. Rimangono nell’incertezza anche il Ftse Mib di Milano, che cede lo 0,63 per cento, il Cac 40 di Parigi, che segna un -0,41 per cento e il Dax 40 di Francoforte, che si aggira intorno a quota -0,51 per cento.
In calo anche Wall Street e Tokyo
Al ribasso Wall Steet, che dopo una prima reazione positiva alla mossa della banca centrale ha chiuso in rosso risentendo in particolare delle parole della segretaria al Tesoro, Janet Yellen, che ha negato l’ipotesi di estendere la garanzia federale di tutti i depositi bancari senza limiti. Deboli infine i mercati asiatici, con la Borsa di Tokyo in calo dello 0,87 per cento.
Powell (presidente Fed): “Prevedo altri rialzi. Niente tagli per il 2023”
Il presidente della Fed, Jerome Powell, prevede che “ci saranno ulteriori rialzi nel 2023” per provare a domare l’inflazione e che, sicuramente, “non ci sarà un taglio dei tassi entro la fine dell’anno”. Inoltre, ha assicurato che, nonostante questo, “il sistema bancario americano resta solido”, anche se nelle ultime settimane “sono emerse serie difficoltà per alcune piccole banche”. Infatti, la crisi della Silicon Valley Bank, secondo gli esperti, peserà eccome sulla crescita del sistema bancario statunitense e europeo.