KIEV – Il presidente cinese Xi Jinping incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin durante il suo viaggio a Mosca dal 20 al 22 marzo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere che i due leader si incontreranno nel pomeriggio di lunedì per un pranzo informale, mentre i colloqui ufficiali si terranno il giorno seguente.
Il principale tema di discussione sarà la “cooperazione strategica” tra i due Paesi, in un viaggio che nelle parole del portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, servirà ad “approfondire la fiducia tra Cina e Russia”.
Wenbin ha ribadito che “la Cina si è sempre schierata dalla parte del dialogo”, e che tra “gli scopi della politica estera cinese c’è il mantenimento della pace nel mondo”. Sulla possibilità di inviare armi a Mosca ha assicurato che Pechino “ha sempre adottato un atteggiamento prudente in tema di esportazioni militari”, per cui la cooperazione con la Russia rimarrebbe limitata al piano economico.
Quattro caccia Mig-29 | Ansa/Stephen Morrison
Jet militari a Kiev da Polonia e Slovacchia
Dopo l’annuncio della Polonia di procedere con l’invio a Kiev di quattro caccia Mig-29, anche il primo ministro slovacco Eduard Heger ha dichiarato che Bratislava consegnerà 13 Mig-19 al Paese invaso. Peskov ha risposto dicendo che questi jet sono destinati alla distruzione e non cambieranno le sorti del conflitto.
Sull’invio di armi Kiev vorrebbe che i partner occidentali agissero “più velocemente”. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha spiegato alla Bbc che “se una consegna viene rimandata di un giorno qualcuno morirà in prima linea”. Il ministro ha promesso che i Paesi che non stanno sostenendo l’Ucraina “nel momento più buio della sua storia pagheranno un prezzo in futuro”, riferendosi alle esportazioni di cereali.
Missili russi sul Donetsk
Sul campo non si fermano gli scontri. L’esercito russo ha lanciato cinque missili e 18 raid aerei, e più di 100 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo. I bombardamenti nel Donetsk hanno causato un morto e sette feriti, danneggiando oltre 30 case, condotte del gas, automobili e fabbricati agricoli. L’Aeronautica militare ucraina ha invece preso di mira sette basi russe e ha colpito cinque posti di comando, due stazioni radar, un deposito di carburante e un sistema antiaereo.
Intanto l’amministrazione militare di Kiev ha comunicato che dal 26 marzo il coprifuoco nella città sarà ridotto di un’ora. Durerà da mezzanotte alle 5 del mattino, per “ridurre le tensioni sociali, aumentare la produzione e creare nuovi posti di lavoro”.
