ROMA – Il governo incontra le parti sociali sulla riforma del fisco che dovrebbe arrivare giovedì in Consiglio dei ministri. Mercoledì 15 marzo la riunione a Palazzo Chigi dopo l’incontro con i sindacati di martedì 14. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti insieme al vice Maurizio Leo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano hanno convocato i rappresentanti delle imprese e degli ordini professionali tra cui Confindustria, Consesercenti, Confcommercio, Coldiretti, Confedilizia, Coldiretti, Ance, Unicoop.
Il punto delle imprese sulla riforma del fisco
“Non dimentichiamo che l’Italia è fatta soprattutto da imprese piccole e medie” ha detto Nico Gronchi, vicepresidente di Confesercenti. Per Ettore Prandini, presidente Coldiretti, è “importante tenere conto del graduale processo di transizione tecnologica dei macchinari e degli automezzi per il settore agricolo” al fine di “rendere omogeneo il trattamento fiscale di attività agricole rispetto al sistema di tassazione tipico del reparto”. Federica Brancaccio, numero uno dell’Ance, auspica che nella legge delega ci sia spazio per gli interventi di privati per migliorare le città italiane. Per Confcommercio invece è cruciale tenere insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale e propone un “allineamento delle accise sui carburanti ai valori medi europei”.
Le reazioni del governo
Mentre l’America ha annunciato una tassa sui redditi dei miliardari, “in Italia la patrimoniale è un tabù” dice Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, “avanza la flat tax e i favori fiscali ai più ricchi”. Per Raffaella Paita, capogruppo di Azione-Italia Viva, la riforma è solo “un copia e incolla della riforma del fisco di Draghi”. Vede invece con favore l’abbattimento della pressione fiscale Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni.
Distanza tra sindacati e Palazzo Chigi
Tra i punti principali della riforma ci sono la revisione e la riduzione dell’Irpef, il governo vuole arrivare a un sistema con aliquota unica cioè la flat tax per tutti. Cgil, Cisl e Uil hanno bocciato martedì la riforma presentata dal governo e sono pronti a valutare “iniziative di mobilitazione da mettere in campo se il governo non risponde alle priorità, dalle pensioni al lavoro”. Per Palazzo Chigi c’è “massima apertura al dialogo e al confronto”.