AMBURGO – Strage in una chiesa dei testimoni di Geova di Amburgo, dove un uomo nella notte tra il 9 e il 10 marzo ha aperto il fuoco, causando otto morti e altrettanti feriti. Secondo le ricostruzioni della polizia, il killer, identificato da Bild come “Philipp F.”, 35enne, era già stato membro della congregazione religiosa, e aveva lavorato in un business center. Potrebbe essere suo il cadavere isolato ritrovato al piano superiore del luogo di culto.
Tuttavia, “non è ancora certo che si tratti dell’aggressore”, ha dichiarato il portavoce della polizia amburghese, che ha classificato il delitto come un “Amoktat”, termine che indica una strage in cui il perpetratore apre il fuoco sulla folla. Gli spari sono partiti verso le ore 21, e secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, sono 17 le persone illese. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz su Twitter ha deplorato l’accaduto, esprimendo solidarietà e vicinanza alle vittime. Al cordoglio si è unito anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.