ROMA – I continui ritocchi a rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea potrebbero essere poco decisivi nel raffreddare l’inflazione, secondo il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. La politica monetaria più rigida, sponsorizzata dai falchi della Bce, accompagnata da dichiarazioni allarmati o fuorvianti non fanno che aumentare l’incertezza dei mercati. “L’incertezza è così elevata che come Consiglio direttivo della Bce abbiamo concordato di decidere meeting by meeting senza forward guidance. Non apprezzo perciò le dichiarazioni dei miei colleghi su futuri e prolungati rialzi dei tassi. Non so, non sappiamo abbastanza”, ha detto Visco all’apertura conferenza Maeci-Banca d’Italia. “La grave situazione geopolitica rende molto difficile prevedere i futuri andamenti macroeconomici”.
→→ TABELLA TASSI INTERESSI A BREVE TERMINE DELLA BCE
Il prezzo del Gas
Tra i principali fattori di rischio, secondo Visco, ci sarebbe la fluttuazione del prezzo del gas: “Non sappiamo se resterà perché l’incertezza nelle forniture resta alta”. Il costo della materia prima è infatti arrivato al toccare i 350 euro per megawattora la scorsa estate, per poi iniziare a calare, fino a scendere al di sotto dei 50 euro, su valori comunque ancora pari a circa tre volte quelli prevalenti alla vigilia della pandemia.
I falchi e i rialzi dei tassi della Bce
Il numero uno di via Nazionale, ha quindi invitato alla prudenza dopo che, la settimana scorsa i “falchi” della Bce si sono espressi per una stretta più forte. Il governatore della banca centrale austriaca, Robert Holzmann, ha proposto quattro rialzi da 50 punti base, a partire dalla prossima settimana. Il suo omologo belga Pierre Wunsch ha definito invece “accurate” le aspettative del mercato che vedono i tassi salire fino al 4%, un punto in più rispetto all’attuale 3%. Una prospettiva, quella dei molteplici rialzi, non esclusa nemmeno dalla presidente Christine Lagarde, che ha nuovamente ribadito di essere pronta a fare “tutto quello che serve” per riportare la stabilità nei prezzi.
Tuttavia anche secondo gli analisti di Morgan Stanley, la Bce alzerà il costo del denaro. Si tratta di un aumento importante, pari a 50 punti base in marzo e di altrettanti 50 in maggio. Sebbene sia atteso un ribasso sulle stime dell’inflazione, ci sarà comunque un rialzo di quelle sull’inflazione cosiddetta ‘core’, ossia e senza i beni più volatili come gli alimentari e i prodotti energetici.
Le dichiarazioni di Gentiloni
Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni si è detto fiducioso della capacità del governo italiano di trovare un l’equilibro “tra decisioni che consentono di mantenere la crescita e assorbire le risorse europee, perché altrimenti sarà molto difficile ridurre il debito. Non c’è alcuna possibilità di tornare a vecchie logiche di austerità” ha detto l’ex premier.