ROMA – Addio al Reddito di Cittadinanza. In arrivo Mia, il nuovo piano di “Misura di inclusione attiva”. Secondo le prime indiscrezioni riportate da Il Corriere della Sera il sussidio contro la povertà istituito dal governo Conte I, entrato in vigore dell’aprile del 2019, cambia e si sdoppia. Ma non verrà eliminato definitivamente.
Il nuovo piano, infatti, è una bozza di riforma che dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri dalla responsabile del Dicastero del Lavoro, Elvira Calderone. Attualmente, il testo è al vaglio – per una valutazione preliminare – del Ministero del Tesoro. La misura scatterà già quest’anno e potrà essere richiesto da agosto 2023. “Il reddito minimo è una misura prevista dall’Unione Europea, tutti coloro che stanno al di sotto di una certa soglia devono avere un reddito” ha dichiarato Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, a 24 Mattino su Radio 24.
A chi è rivolto e cosa cambia
La misura prevede un provvedimento di 12 articoli e i potenziali beneficiari verranno suddivisi in due platee: le famiglie povere senza persone occupabili e famiglie con occupabili. Rientrano nel primo caso le famiglie con almeno un minore, un anziano over 60 o un disabile. In questa condizione, le famiglie continueranno a ricevere un contributo che non supera i 500 euro mensili. Ancora poco chiara la possibilità di una quota aggiuntiva in presenza di un affitto. Nel secondo caso, la manovra prevede un contributo ridotto per gli occupabili, i quali potranno percepire fino a un massimo di 375 euro mensili.
Diversamente dal Rdc, la Misura di inclusione non si potrà chiedere a ripetizione, prorogando gli aiuti di 18 mesi in 18 mesi. Per le famiglie senza occupabili, per accedere a una seconda domanda, non solo è necessario aspettare un mese, ma una volta richiesta la durata del sussidio scenderà a 12 mesi. Per gli occupabili, invece, la misura scadrà al massimo dopo un anno per la prima volta, dopo sei mesi per la seconda e sarà possibile fare una terza domanda solo dopo una pausa di un anno e mezzo.
Anche i requisiti dell’Isee potrebbero cambiare, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Il tetto dell’Isee scende da 9.360 euro a 7.200 euro. Anche i minori saranno esclusi dalla scala di equivalenza e avranno diritto, se usufruiscono dell’assegno unico e universale, di 50 euro al mese nel Mia in quota fissa. Solo i cittadini italiani, o dell’Ue con diritto di soggiorno permanente o di paesi terzi con residenza in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, potranno presentare la domanda.
Gli occupabili dovranno sottoscrivere un patto di inclusione nel mercato del lavoro e verranno presi in carico dai centri d’impiego pubblici. Le offerte “congrue” non potranno essere rifiutate dai beneficiari. Basterà un solo rifiuto per perdere il sussidio.