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Ucraina e rapporti Usa-Cina
tra i temi del G20 in India
Attesi Blinken e Lavrov

Battaglia di droni sulla Russia

Zelensky al vertice Nato di luglio

di Raffaele Rossi01 Marzo 2023
01 Marzo 2023
G20 in India, tra gli argomenti anche la guerra in Ucraina

Cartellone del G20 a Nuova Delhi | Foto Ansa

ROMA – La guerra in Ucraina e le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono al centro dei colloqui del G20 che vedrà coinvolti i ministri degli Esteri a Nuova Delhi, in India. Tra i più attesi il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken e il suo omologo russo Serghei Lavrov che userà l’evento per attaccare l’Occidente. “La politica distruttiva degli Usa e dei suoi alleati ha spinto il mondo sull’orlo della catastrofe – ha detto – peggiorando la situazione dei Paesi più poveri”. Al momento non è previsto un incontro tra i due; incerto anche un dialogo tra Blinken e Qin Gang, ministro degli Esteri cinese, per diminuire la tensione tra i due stati.

Miliardi cinesi spesi nella disinformazione

Fanno discutere, intanto, le parole dell’inviato speciale degli Stati Uniti James Rubin secondo cui “la Cina spende miliardi in disinformazione pro Russia”. L’ex funzionario di Clinton e coordinatore del Global Engagement Center, ente del Dipartimento di Stato americano istituito per contrastare la propaganda e la disinformazione straniera, ha sostenuto che l’Occidente è stato troppo lento nel rispondere a questa disinformazione, nella quale la Cina spende molti più soldi della Russia.

Il Futuro dell’Ucraina è nella Nato

Prende il via oggi anche il dibattito parlamentare sull’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato in Ungheria. “Una decisione complessa” ha scritto in un tweet la presidente ungherese Katalin Novák. Intanto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania, sottolineando anche “che il futuro dell’Ucraina è nella Nato, ma si tratta di una prospettiva di lungo termine”.

Evacuata la Crimea: esaurito lo stock di droni russi

Sul campo si continua a combattere. Forti esplosioni sono state avvertite a Kherson. Un allarme antiaereo è risuonato anche a Kiev: la polizia della regione ha segnalato un’alta minaccia di attacco da parte di droni iraniani “Shahed”, noti come droni kamikaze. E a questo proposito, secondo un rapporto dell’Intelligence britannica, Mosca avrebbe esaurito lo stock di droni kamikaze, il che spingerà probabilmente Mosca a cercare di utilizzare un asse diverso per eseguire questo tipo di attacchi.

Nella notte esplosioni sono state udite nella parte occidentale della Crimea occupata. L’esercito ucraino ha confermato l’evacuazione dei cittadini  dopo le esplosioni registrate a Yevpatoria e nel villaggio di Chornomorske, mentre in mattinata l ministero della difesa della federazione russa ha dichiarato che “sei droni sono stati abbattuti, altri quattro disattivati”.

I filorussi tentano il golpe in Moldavia

Anche in Moldavia la tensione è alle stelle. Nella giornata di ieri centinaia di manifestanti del partito filorusso Sor hanno chiesto le dimissioni della presidente Maia Sandu e le elezioni anticipate. Alcuni dimostranti hanno cercato di fare irruzione nella sede del governo ma sono stati fermati dalle forze di polizia. Secondo il Partito d’Azione e Solidarietà, al governo, le manifestazioni sono un tentativo di “destabilizzare la situazione del Paese”.

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