ROMA – Dopo lo stop della Cassazione che ha respinto la richiesta dell’annullamento del regime di 41-bis, la difesa di Alfredo Cospito considera il ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo a Strasburgo.
“Bisognerà tentare nuove strade che non abbiamo già percorso in precedenza, anche fuori dall’Italia” ha spiegato Flavio Rossi Albertini, l’avvocato di Cospito, soffermandosi poi sulle condizioni di salute mentale del detenuto. “Alfredo – ha detto – non è assolutamente demoralizzato. È lucido e determinato ed è convinto delle proprie ragioni”.
L’anarchico, in sciopero della fame da quattro mesi, è tornato nel carcere di Opera dopo aver trascorso alcuni giorni all’ospedale San Paolo per monitorare i suoi battiti cardiaci e far rientrare i valori delle sue condizioni nella norma. L’ideologo della Fai ha anche assunto integratori e aumentato il suo peso stando a quanto riferito nell’ultima relazione medica.
Le indagini della Procura di Roma
Il deputato di FdI, Giovanni Donzelli, è stato ascoltato dalla Procura di Roma come persona informata sui fatti nel provvedimento per rivelazione di segreto d’ufficio dove risulta indagato il suo collega di partito e sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Durante una seduta alla Camera rese noto informazioni del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria su alcuni colloqui in carcere tra Alfredo Cospito ed esponenti della criminalità organizzata in merito alla revoca del 41 bis.
La minaccia degli anarchici
Non si ferma la protesta degli anarchici. Sul sito del Fai hanno diramato una chiamata a livello internazionale per un corteo non autorizzato a Torino sabato prossimo: “Fondamentale sarà riuscire a cogliere l’opportunità di portare la lotta di Alfredo al di fuori di una logica anti repressiva per nuove angolature di attacco”.
Secondo la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento, la minaccia anarco-insurrezionalista è la “più concreta e vitale” con 31 azioni nel corso del 2022.