ATENE – È salito a 38 il numero delle vittime e a 85 quello dei feriti del disastro ferroviario avvenuto nella notte tra il 28 febbraio e il primo marzo in Grecia. Tra i morti ci sono i nove i lavoratori di OSE, la compagnia ferroviaria greca. Il bilancio dell’incidente più grave nella storia del Paese potrebbe continuare a salire visto che in molti sono ancora intrappolati sotto le lamiere. I passeggeri per lo più erano studenti di ritorno a Salonicco dopo le festività del “Lunedì pulito”, il giorno che per i greci ortodossi rappresenta l’inizio della Quaresima. Sull’intercity Atene-Salonicco c’erano in totale 346 passeggeri.
La ricostruzione del disastro ferroviario
Potrebbe esserci un errore umano all’origine del disastro. Il sistema di controllo dei treni è ancora manuale: ovvero il traffico viene regolato telefonicamente dai capi stazione, che danno il via libera al passaggio dei convogli. Il capostazione di Larissa, luogo dell’incidente, è stato arrestato. Benché la dinamica dei fatti sia ancora da chiarire, l’esperto di sicurezza ferroviaria Anastasios Dedes, intervistato dalla tv pubblica greca Ert ha affermato come l’origine dell’incidente sia da ricercare nell’assenza di semafori funzionanti lungo la linea, sottolineando che non funzionano da più di 15 anni.
Il racconto dei soccorritori e le prime dichiarazioni
Lo scontro è avvenuto tra Atene e Salonicco tra un treno merci e l’altro che trasportava passeggeri. L’impatto è stato talmente violento che “non è rimasto nulla delle prime due carrozze” come racconta un giornalista della Bbc. I soccorritori stanno cercando di spostare i rottami delle carrozze.
Il premier greco Kyriakos Mitsotakis, arrivato sul luogo dell’incidente ha dichiarato che “niente sarà nascosto sotto il tappeto. Oggi è un giorno davvero doloroso.” E ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.
Anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von de Leyen si è detta addolorata per la tragedia: “L’Europa è in lutto con voi”, ha detto.
Secondo la Farnesina al momento non risultano essere coinvolti connazionali, ma le verifiche sono ancora in corso con l’ambasciata italiana ad Atene.