ROMA – ll sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro – accusato di rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio dopo l’intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir Donzelli in merito al caso Cospito – è arrivato in Procura a Roma per essere interrogato.
La reazione delle opposizioni
La decisione dell’interrogatorio ha immediatamente provocato una nuova richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni. In un’intervista a La Stampa, la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, ha ribadito che Delmastro “deve lasciare il suo incarico per la grave responsabilità politica e istituzionale e per la spregiudicatezza con cui sono state utilizzate le informazioni delicate e riservate per colpire l’opposizione”. Anche per il leader del M5S, Giuseppe Conte, sia Delmastro che Donzelli “devono dimettersi dagli incarichi di governo e del Copasir”.
La protesta degli anarchici
Non cessano le azioni di protesta da parte degli anarchici. Questa notte è stato imbrattato l’ingresso della sede della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione europea a Bruxelles con la scritta “Free Cospito”. La scritta è stata poi cancellata dopo il sopralluogo delle autorità belghe. Ieri, invece, una lettera di minacce con un proiettile era stata recapitata all’Iveco Defence Vehicles di Bolzano, indirizzata a uno dei manager dello stabilimento. Per questo motivo sono state rafforzate le misure di sicurezza del sito. Nel frattempo gli inquirenti stanno analizzando le immagini della videosorveglianza nei dintorni della fabbrica.
Continua lo sciopero della fame di Cospito
Flavio Rossi Albertini, legale di Alfredo Cospito, è intervenuto ai microfoni di “L’Italia s’è desta”, smentendo le voci sull’anarchico. “Non è vero che ha ripreso a mangiare” ha dichiarato il legale, il quale sostiene che la motivazione della divulgazione di queste notizie è riconducibile all’interesse a mantenere basso un livello di tensione politica sviluppatasi su questa vicenda. L’anarchico, detenuto nel carcere milanese di opera, è in sciopero della fame da più di 120 giorni.