BRUXELLES – Dare la priorità all’invio dei tank tedeschi e statunitensi all’Ucraina per sostenerla nella guerra contro la Russia. Lo ha ribadito il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in occasione del vertice in formato Ramstein che si è tenuto il 14 febbraio a Bruxelles per fare il punto della situazione sugli aiuti da destinare a Kiev. Stoltenberg ha aperto l’incontro confermando la solida presenza degli alleati e affermando che la priorità ora è quella di consegnare i carrarmati Leopard e Abrams promessi al Paese attaccato dai russi, nonché i veicoli blindati di fanteria. I jet, invece, “non sono la questione più urgente ora, ma la conversazione è in corso perché le necessità dell’Ucraina evolvono con l’evolversi della guerra” ha affermato successivamente Stoltenberg.
Presente alla riunione dei ministri della Difesa della Nato anche l’alto rappresentante per la Politica estera e Difesa europea Josep Borrell, il quale è intervenuto sulla questione delle munizioni da destinare all’Ucraina. Con lo European Peace Facility, un fondo inter-governativo, “diamo già fondi ai Paesi membri dell’Ue per acquistare armi per l’Ucraina”, ha detto Borrell, aggiungendo che “al momento lo facciamo Stato per Stato ma l’Epf può senz’altro essere utilizzato per acquistare munizioni per l’Ucraina in modo coordinato”. L’alto rappresentante Ue ha poi fatto sapere che presenterà delle proposte in merito ai ministri degli Esteri europei, la prossima settimana.
Intanto continuano le accuse di violazione dello spazio aereo da parte della Russia. Il Ministero della Difesa olandese ha riferito che due suoi caccia F-35 hanno intercettato ieri una formazione di tre aerei militari russi nei cieli della Polonia e li hanno scortati fuori da tale spazio aereo. Non è la prima volta che la Russia viola lo spazio aereo degli altri Stati. Nei giorni scorsi, infatti, due missili russi avevano sorvolato i cieli moldavi e romeni prima di entrare in Ucraina. La situazione generale, con l’avvicinarsi dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, è più tesa che mai.