ROMA – “Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell’Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l’Italia”. La replica di Kiev all’attacco del leader di Forza Italia al presidente ucraino Zelensky è affidata al suo consigliere Mykhailo Podolyak. Sulla stessa linea le parole del portavoce del Ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko il quale accusa il Cavaliere di voler dimostrare la sua lealtà a Vladimir Putin, nello stesso modo in cui nel 2010 baciò le mani di Mu’ammar Gheddafi, all’epoca massima autorità libica. Nikolenko, a margine della sua aspra critica, rivolge delle parole di ringraziamento per la premier Giorgia Meloni, la quale con la sua risposta alle dichiarazioni di Berlusconi ha riaffermato l’incrollabile sostegno del governo italiano all’Ucraina.
Sulle dichiarazioni dell’ex premier e sul posizionamento dell’Italia nello scacchiere europeo è intervenuto anche il commissario europeo Paolo Gentiloni, il quale pur non volendo rilasciare commenti sulle dinamiche politiche interne, ribadisce l’importanza di dover guardare alle decisioni e agli atti pratici del governo italiano, che sino ad ora è stato coerente nel sostenere la posizione comune europea sull’Ucraina. Ciò viene confermato dalle parole del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. A margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola ufficiali carabinieri di Roma, il ministro ribadisce la posizione dell’esecutivo, cercando di ricucire lo strappo causato dalle parole di Berlusconi, il quale viene definito da Tajani “uomo di pace”, da sempre sostenitore dell’Ucraina, della Nato e dell’Occidente.