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HomeSport Inchiesta Prisma, su Santoriello è ancora polemica

Inchiesta plusvalenze
Ancora polemica sulle parole
del pm anti-Juve Santoriello

In dubbio la presenza del pm all'udienza

sul rinvio a giudizio degli ex dirigenti

di Niccolò Maurelli09 Febbraio 2023
09 Febbraio 2023

Pavel Nedved e Andrea Agnelli durante una partita della Juventus | Foto: Ansa, Alessandro Di Marco

TORINO – Non si ferma la telenovela sulle dichiarazioni anti-juventine rese da Ciro Santoriello, il pubblico ministero dell’Inchiesta Prisma sui bilanci della Juventus, culminata nella penalizzazione di quindici punti in campionato. Al primo video, risalente a un incontro del 2019 (due anni prima dell’apertura dell’inchiesta), se ne aggiunge un altro dello stesso anno, in cui il pm, nel corso di un convegno specialistico, ironizzando sull’eventuale vittoria della Champions League da parte della Vecchia Signora, parlava di “auspicio assolutamente irrealizzabile”.

Il polverone sollevato a seguito della diffusione di questo materiale ha indotto il pm Santoriello a considerare l’ipotesi di non presenziare la prossima udienza sul caso plusvalenze, il 27 marzo, giorno in cui il gup Marco Picco si pronuncerà sul rinvio a giudizio dei dodici ex dirigenti della Juventus, tra i quali figura anche l’ex presidente Andrea Agnelli. Nei prossimi giorni – si legge sul Corriere della Sera – Santoriello deciderà se restituire la delega d’indagine nelle mani del Procuratore capo Anna Maria Loreto. Se la delega non fosse accettata, c’è il rischio che all’udienza prevista per fine marzo si presenteranno solo due pm, Marco Gianoglio e Mario Bendoni, con i quali Santoriello ha coordinato l’inchiesta.

Le parole di Santoriello, in ogni caso, sembrano aver destato l’indignazione dei tifosi piuttosto che quella degli addetti ai lavori. Al proposito, il Corriere della Sera ha riportato le parole di un avvocato juventino rilasciate al palazzo di giustizia di Torino. “Santoriello stava palesemente scherzando, da persona ironica e intelligente quale è”, ha detto l’avvocato. Il pm “tifosissimo del Napoli”, del resto, si era già occupato dei bilanci della Juventus tra il 2015 e il 2016, in un’indagine per la quale lui stesso aveva richiesto l’archiviazione.

Intanto i tifosi juventini chiedono a gran voce una revisione del processo in corso, accusando il pm di aver abusato dei propri poteri per danneggiare la Vecchia Signora. Dal punto di vista formale, tuttavia, non sono state riscontrate irregolarità. Tutto si è svolto nel rispetto del codice di giustizia sportiva.

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