SANREMO – È Marco Mengoni l’artista in gara ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica generale stilata dalla sala stampa dopo le prime due serate del 73° Festival di Sanremo. Un’edizione, questa, con ascolti senza precedenti. Anzi, uno c’è. Sì, perché lo share del 62,3% ottenuto dal Festival l’8 febbraio, pari a più di 10 milioni di spettatori, è il più alto dal 1995. Quell’anno l’edizione condotta da Pippo Baudo insieme ad Anna Falchi e Claudia Koll riuscì ad arrivare a una media del 65,42%.
Successo anche per il dopofestival di Fiorello che con “VivaRai2! VivaSaremo!” ha raggiunto più di due milioni di spettatori, superando il 60% di share.
Come sempre, però, la città dei fiori pullula di polemiche. Proprio in questi giorni il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito più volte il suo dissenso verso il Festival. Prima le critiche sull’eventuale contributo del leader ucraino Zelensky, poi quelle a Roberto Benigni per il suo monologo sulla Costituzione italiana, fino a ricondurre la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Ariston a un mero svago. Alla pallavolista Paola Egonu, scelta come co-conduttrice della terza serata, invece, il ministro suggerisce di non “fare una tirata” sul razzismo perché “gli italiani non sono razzisti”. Insomma, a Matteo Salvini il festival non va proprio a genio, tanto che ci ha tenuto a far sapere che per l’ultima serata di sabato 11 febbraio guarderà un film con i suoi figli. Una buona soluzione, questa, suggerita anche dal direttore artistico Amadeus, il quale per mettere fine alle polemiche ha gelato il leader leghista dichiarando: “Sono quattro anni che Matteo Salvini se la prende con il festival, ma basta non guardarlo”. Il presentatore non ha mancato poi di difendere Paola Egonu, affermando che “tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero, c’è assoluta libertà”.
