LOS ANGELES – Le candidature degli Oscar 2023 saranno annunciate martedì 24 gennaio nel corso della diretta televisiva di Good Morning America, che sarà possibile seguire in live streaming sulla pagina Twitter dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences. A dicembre l’Accademy aveva annunciato le short list – ovvero l’elenco da cui poi vengono selezionati i candidati –, ma, alla vigilia dell’annuncio della cinquina definitiva, alcuni nomi appaiono sicuramente più probabili di altri per le 23 categorie del concorso.
Secondo le previsioni della rivista Variety a dominare il campo saranno “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Edward Berger, “Gli spiriti dell’isola” di Martin McDonagh, “Elvis” di Baz Luhrmann e “The Fabelmans” di Steven Spielberg che corrono in più categorie e potrebbero strappare ben otto candidature a testa.
A correre nella categoria più prestigiosa, “miglior film”, potrebbero essere “Everything Everywhere All at Once” di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, l’epopea di Berger sulle trincee della prima guerra mondiale e il film di McDonagh, che ha ricevuto ben otto candidature ai Golden Globes. Papabili anche il dramma femminista “Women Talking” di Sally Porter, unica regista donna, e “Tar” di Todd Field.
Per quanto riguarda la categoria “migliore attrice protagonista”, invece, i pronostici della vigilia sono stati parzialmente stravolti. In un primo momento, infatti, appariva probabile che sarebbero state Cate Blanchett, per la sua interpretazione in “Tar”, e Michelle Williams, protagonista di “The Fabelmans”, a contendersi la vittoria. Tuttavia, dopo la vittoria di Blanchette ai Golden Globes e ai Critics Choices Award sembra quasi certo che sarà l’australiana a vincere la statuetta per la terza volta dopo i successi in “The Aviator” e “Blue Jasmine”. Altre attrici papabili per questa cinquina sono anche Viola Davis per “The Woman King” e Michelle Yeoh di “Everything Everywhere”.
C’è grande attesa in Italia per “Le Pupille” della regista Alice Rohrwacher, entrato a sorpresa nella short list dei cortometraggi live action. Il film, ispirato da una lettera inviata da Elsa Morante all’amico Goffredo Fofi, è stato co-prodotto dal cinque volte Premio Oscar Alfonso Cuarón e racconta il desiderio di libertà di alcune bambine chiuse in un rigido collegio religioso.