ROMA – È prevista per sabato 21 gennaio l’assemblea del Partito Democratico sul manifesto dei valori, il documento stilato da 85 “costituenti” che si è già guadagnato le polemiche nelle correnti meno rappresentate. Dieci pagine di programma ideologico, dal preambolo, iconicamente chiamato “il filo rosso” ai 12 raggruppamenti tematici: welfare, coesione, sviluppo sostenibile, imprese.
Per la corrente riformista, tra sostenitori di Stefano Bonaccini e cattolico-democratici, il testo rimane una bozza ipotetica di programma, mentre per il candidato della sinistra dem Gianni Cuperlo sarebbe meglio “approvarlo subito”. Tra i dubbi e le posizioni alterne sui contenuti del manifesto, la sfida per il ruolo di segretario sembra però stringersi in maniera definitiva.
Il favoritissimo continua a essere, per i sondaggi, il governatore dell’Emilia-Romagna, ma per l’ultimo sondaggio Winpoll (proprietà di un assessore veronese vicino alla Schlein) la sua rivale gli sta dietro di solo tre punti percentuali. Un testa a testa che rimane ancorato a tre temi: lavoro, disuguaglianze e clima. Proprio sul clima, Bonaccini promette oggi, per il suo Pd, “una legge nazionale per la protezione del clima e 60 milioni di alberi, uno per cittadino”.