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HomeEsteri Zelensky: “Armi in fretta all’Ucraina”
Segretario Difesa Usa assicura nuovi aiuti

Zelensky incalza gli Usa
"Servono armi in fretta"
Austin: "Nuovi aiuti a Kiev"

A Ramstein il vertice Nato per l'Ucraina

Mosca: "Occidente illuso sulla vittoria"

di Beatrice D'Ascenzi20 Gennaio 2023
20 Gennaio 2023

Thordís Kolbrun ministro della difesa islandese Jens Stoltenberg segretario generale Nato Oleksii Reznikov ministro della difesa Ukraina| Foto Ansa

KIEV – Il terrorismo “non lascia tempo alle discussioni”. È l’appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto all’apertura dell’incontro sull’Ucraina a Ramstein, in Germania. “La guerra iniziata dalla Russia non ci permette ritardi, non posso usare parole invece di armi per difendere l’Ucraina”, ha detto il capo di Kiev ringraziando per gli Usa e gli alleati Nato per l’aiuto, ribadendo però che “dobbiamo velocizzare”, perché “il Cremlino deve perdere”. Il leader ucraino ha quindi incoraggiato i partecipanti al vertice “a prendere le decisioni e darci i carri armati e missili di lungo raggio”.  

Ha inizio l’incontro della “lega per L’Ucraina”

Proprio il 20 gennaio 2023, infatti, si è tenuto presso la base aerea Nato tedesca l’ottavo incontro del gruppo di contatto per l’Ucraina guidato degli Stati Uniti. Il vertice raccoglie all’ incirca 50 paesi tra alleati Nato e non, ed è stato denominato dal rappresentante degli Usa Lloyd Austin, “la lega per l’Ucraina”.  Il gruppo si occuperà di definire un nuovo pacchetto di aiuti militari da destinare a Kiev, in vista della possibile offensiva russa prevista per questa primavera.  Un appello, quello del presidente Ucraino,  raccolto da Austin  secondo cui bisogna “aumentare gli aiuti militari forniti a Kiev in questo momento delicato”. Il rappresentante statunitense ha sottolineato, nel suo discorso d’apertura, come  “il popolo ucraino ci guarda, il Cremlino ci guarda, la storia ci guarda”.

La risposta della Russia

Il Cremlino non ha tardato a rispondere attraverso le parole del suo portavoce presidenziale Dmitry Peskov. “I carri armati occidentali non cambieranno nulla sul terreno” ha detto il portavoce, sottolineando le conseguenze negative della decisione di fornire mezzi pesanti e armamenti all’Ucraina e aggiungendo come, secondo Mosca l’Occidente si stia “illudendo” su una possibile vittoria dell’Ucraina.

Crosetto partecipa a Ramstein

Anche il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto, presente all’incontro, ha mostrato la volontà di non lasciare solo il popolo ucraino, rivolgendosi al collega  Oleksii Reznikov con parole di supporto. “Non vi lasceremo soli di fronte a una vile aggressione”, ha detto il ministro, ribadendo che “siamo e resteremo al fianco del popolo ucraino a difesa di democrazia e libertà”. Intanto un convoglio umanitario Onu inter-agenzia, composto da tre camion con aiuti per 800 persone è giunto per la prima volta dall’inizio del conflitto in Ucraina, nei pressi di Soledar. A renderlo noto è il portavoce dell’Ufficio Onu per gli affari umanitari, Jens Laerke.

 

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