PALERMO- La polizia ha scoperto il terzo covo di Matteo Messina Denaro in via San Giovanni a Campobello di Mazara, a poche centinaia di metri dall’abitazione di vicolo San Vito. Il proprietario del rifugio è Errico Risalvato, fratello di uno dei fedelissimi del boss. Nel nascondiglio scoperto un bunker blindato nascosto in un ripostiglio, al quale si poteva accedere da un fondo scorrevole e nascosto da un armadio pieno di vestiti. Dentro il terzo covo sono stati trovati alcuni gioielli, pietre preziose e argenteria.
I segreti di Matteo Messina Denaro
Molti i documenti trovati negli altri due rifugi scoperti nei giorni scorsi. L’ex imprendibile di Cosa nostra nascondeva annotazioni, considerazioni personali e riferimenti ai rapporti personali con la figlia. Su una scrivania sono stati ritrovati anche post it e fogli raccolti in alcune cartelle con appunti, promemoria e cifre che potrebbero nascondere nomi in codice e una possibile contabilità, conti correnti o dossier titoli. Nel primo covo i carabinieri hanno ritrovato anche un poster del film “Il Padrino” con il dipinto del volto di Marlon Brando nel ruolo di Don Vito Corleone.
Le indagini del Gip di Palermo
Proseguono le indagini anche per scoprire nuovi e altri complici che abbiano aiutato il boss in questi anni. Convalidato l’arresto in flagranza di Giovanni Luppino, l’uomo che era alla guida dell’auto con la quale Messina Denaro ha raggiunto la clinica Maddalena. Il commerciante di olive ha poi dichiarato davanti al gip che il capomafia gli era stato presentato come Francesco Bonafede. “Non sapevo che fosse Matteo Messina Denaro, solo un pazzo avrebbe potuto accompagnarlo sapendo che si trattava del boss” ha ribadito.