ROMA – Si è conclusa ufficialmente la III edizione della Street Art For Rights a Roma. Si tratta di un’iniziativa che sviluppa e racconta la sostenibilità attraverso la realizzazione di murales, che rispecchiano i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda Onu.
Con più di 30 opere realizzate, l’iniziativa è un punto di riferimento della street art italiana. Un vero e proprio museo a cielo aperto che consente di scoprire una “nuova Roma”, attraverso la valorizzazione dei quartieri periferici. Lo spazio urbano diviene un luogo di espressione artistico-culturale, nonché una vera e propria galleria d’arte.
L’intento di Street Art for Rights è proprio quello di realizzare opere artistiche che sostengano il piano d’azione per le persone, il Pianeta e la prosperità, secondo quanto quotidianamente viene promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Gli artisti selezionati hanno creato otto murales nei quartieri romani di Settecamini, Ponte Mammolo e San Paolo. Si parte proprio dalla riduzione delle disuguaglianze, arrivando poi alla vita sulla terra – attraverso un murale ritraente un bambino, mentre suona il flauto, immerso in una dimensione totalmente fiabesca -.
Il progetto Street Art for Rights – promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale – è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente 2020, 2021, 2022 ed è curato dal Dipartimento Attività Culturali della capitale.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la SIAE, col Patrocinio dei Municipi IV e VIII, ed è parte integrante sia delle attività di MArteSocial che di MArteGallery.
In foto, il murale realizzato da Davide Toffolo e Marqus in via Settecamini a Roma (immagine Culturaliart)