ROMA – L’uso della e-prescrizione si appresta al declino, seppur con critiche e richieste di proroga da parte del comparto sanitario. A fine anno, infatti, scadrà anche la cosiddetta ricetta dematerializzata, introdotta durante l’emergenza coronavirus e già prorogata fino alla fine del 2022.
Grazie a questa misura, i pazienti possono evitare di andare fisicamente nello studio del medico per ritirare la ricetta cartacea e ricevere invece il numero di ricetta elettronica da utilizzare per acquistare i farmaci. Tuttavia dal 2023 le cose potrebbero ritornare come nel passato, al netto della mancanza di previsioni nella nuova legge di bilancio.
Per questo motivo, i medici italiani hanno richiesto nell’immediato la proroga della ricetta elettronica al ministro Schillaci, trovando un possibile riscontro positivo. Anche Beatrice Lorenzin, senatrice del Pd, ha confermato questa mattina la necessità di prorogare le norme sulla ricetta elettronica: “La ricetta elettronica è stato un passo in avanti importante di semplificazione e digitalizzazione del sistema. Tornare indietro oggi creerà solo ulteriori problemi, soprattutto ai pazienti”, ha dichiarato.
Nella foto in alto: un medico a lavoro Foto di Darko Stojanovic da Pixabay